Riconvocato il tavolo tecnico
di Federica Ciampone

Già rimandato una volta a causa dell’emergenza coronavirus, il tavolo per l’esame della progettazione è stato riconvocato a sorpresa dal Ministero su sollecito della Regione. Indignazione e sconcerto tra i sindaci, impegnati in prima linea nel contrastare l’emergenza in corso


Cogliendo tutti di sorpresa – e un po’ sconcertati - il Ministero dell’Ambiente e la Regione hanno annunciato la riconvocazione del tavolo tecnico per esaminare la progettazione del doppio depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari, tavolo che era stato rimandato a data da destinarsi circa un mese fa a causa dell’emergenza coronavirus.

La notizia è arrivata ieri – giovedì – tramite una lettera inviata dal Ministero ai sindaci dei Comuni dell’asta del Chiese, in cui si legge che la Regione “ha richiesto una celere convocazione del tavolo tecnico, ritenendo compatibile lo svolgimento dell'incontro in videoconferenza con la gestione complessiva della situazione di emergenza.

Dal momento che la stessa Regione segnala che rientra nelle competenze dell'Ato di Brescia procedere con l'avvio formale del procedimento di valutazione e approvazione del progetto di fattibilità, si chiede ai sindaci di designare i propri rappresentanti tecnici, al fine di fissare una data per la riunione del tavolo, in mancanza della quale non sarà possibile procrastinare ulteriormente l'iter”.


Il sentimento di indignazione e sgomento di fronte alla notizia sembrerebbe il medesimo per gli oltre venti sindaci coinvolti e per i rappresentanti dei Comitati ambientalisti. Il primo cittadino di Gavardo e capofila dei sindaci del Chiese, Davide Comaglio, ha dichiarato al Giornale di Brescia: “Quando ho visto la lettera del Ministero non volevo credere ai miei occhi. Da settimane i miei colleghi e io siamo in trincea per contrastare l’emergenza Coronavirus. Come è possibile, in una contingenza così drammatica, affrontare una questione delicata e complessa come quella del depuratore?”.

Non si comprende, insomma, il motivo di questa brusca accelerazione da parte della Regione in un momento in cui i pensieri, le azioni e le risorse sono tutti necessariamente dedicati a fronteggiare la grave emergenza sanitaria in corso.

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