Un paese e la musica in lutto per Matteo
di Marisa Viviani

L'inno alla Gioia non è bastato a riportare Matteo tra i suoi amici della Pras Band, nel suo paese, nella sua famiglia. Matteo non ce l'ha fatta, se n'è andato a vent'anni, con la primavera della natura e della vita alle porte


Gli amici della banda musicale di Praso gli avevano dedicato un saluto e un pensiero, suonando sparsi in tutta la vallata quell'inno che inneggia alla gioia e al sole che illumina il mondo, in questo drammatico momento che accomuna tutte le genti contro una malattia insidiosa e feroce, sapendo che il loro giovane amico era stato colpito non dal virus funesto, ma da un gravissimo, insospettabile malore: Forza Italia, Forza Matteo, avevano gridato, con la musica e con le parole.

Matteo Faioni era un promettente musicista. Cresciuto nel vivaio bandistico del M° Stefano Bordiga, era divenuto un sassofonista molto dotato, chiamato a far parte della Banda Giovanile della Federazione Trentina, in una selezione di giovani talenti musicali.

Passione per la musica che condivideva con tutta la sua famiglia, il padre Andrea valido sassofonista, la sorella Alessandra flautista, tutti componenti della Pras Band, e la madre Anita amante della chitarra.

Matteo si era diplomato presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige e si stava perfezionando in enologia, studio coinvolgente e creativo come è la musica, passione che lo ha accompagnato fin da giovanissimo e che oggi lo piange con tutti i suoi amici della banda, il suo paese, la sua famiglia stremata dal dolore e ancora incredula di averlo perduto.

La famiglia ha donato gli organi e Matteo continuerà a vivere tra noi.

Il suono della campana accompagnerà Matteo
Domenica 22 Marzo, alle ore 12, al cimitero di Praso per le esequie che si terranno in forma privata.
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