Sostegno alla ricerca
di Albino Zabbialini

Gentile Direttore, con la presente comunicazione desideriamo chiederLe di voler pubblicare questa nostra lettera finalizzata a sollecitare l’erogazione di contributi e liberalità a favore dell’Istituto Spallanzani di Roma...


Lo Spallanzani ci Roma è stato il primo in Italia e tra i primi nel mondo a isolare il Coronavirus.

L’azione di contrasto all’emergenza sanitaria potrà ottenere efficacia risolutoria soltanto nel momento in cui un istituto di ricerca svilupperà il vaccino mettendolo immediatamente a disposizione dei servizi sanitari nazionali pubblici di ogni paese del mondo.

Da quel momento e solo da quel momento ripartirà la fiducia delle persone e quindi si potranno immediatamente riaprire le scuole, le fabbriche, le attività turistiche, i locali pubblici, gli eventi sportivi, etc..

Il servizio sanitario nazionale italiano, che è tra i migliori al mondo, ha gli esperti, gli strumenti, la conoscenza e la passione per poter vincere questa sfida. E la vincerà con l’aiuto di tutti cittadini ed imprese italiane e non solo.

Il paradosso attuale, come risulta dall’inchiesta del Sole 24 ore che ne ha pubblicato i risultati il 4 marzo 2020 con il titolo: “Coronavirus, il Centro Mondiale che sviluppa il vaccino è a secco di aiuti e risorse”, è veramente incredibile.
Proprio ora, che vi è la urgente necessità di spingere su questi centri di ricerca per sviluppare i vaccini, scopriamo che sono carenti di aiuti e risorse. Carenza purtroppo comune e condivisa da quasi tutti i servizi sanitari pubblici mondiali.

Quindi è il momento di mostrare al mondo di cosa sono capaci i nostri appassionati ricercatori, medici ed esperti del Servizio Sanitario Nazionale Italiano. Tutto questo nonostante l’investimento italiano in ricerca rispetto al Pil sia la metà della media europea.

Il nostro impegno come cittadini ed imprese del sistema Italia è quello di coprire il gap dell’investimento in ricerca italiano utilizzando le nostre risorse private che tra l’altro sono deducibili dal reddito complessivo delle persone fisiche e degli enti soggetti all’Ires.

Vedasi a tal fine le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate – Erogazioni liberali – Le agevolazioni fiscali, nella parte in cui stabilisce che le liberalità in denaro ed in natura erogate a favore di Onlus, sono deducibili nel limite del 10% del reddito  dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000 euro annui.  Noi faremo la nostra parte.

Centro Studi Alessandro Zabbialini – Muscoline (BS)

PS - Dopo l’avvenuta effettuazione del bonifico andrà trasmessa all’indirizzo affarigenerali@inmi.it la dichiarazione allegata:
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