Uniti nella Giornata della Memoria
di red.

“Senza alcun intento polemico” l’invito all’Amministrazione comunale perché le ricorrenze civili possano essere celebrate in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio


Da giorni a Vobarno sono esposte le locandine per la cerimonia di mercoledì 12, quando verrà concessa alla signora Nidia Cernecca, la cittadinanza onoraria, che il Consiglio comunale dovrà votare questo lunedì sera.
Alcune associazioni vobarnesi hanno sottoscritto un comunicato inviandolo al sindaco e ai membri del Consiglio comunale.

Eccolo:
«La Legge 30 marzo 2004 n. 92 ha istituito, com’è noto, il Giorno del Ricordo “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”

Si tratta di un momento importante della vita civile e di un’occasione offerta a tutti gli Italiani per comprendere, riflettere e meditare sugli orrori e sulle tragedie personali e collettive che i conflitti producono e per condannare, così come sta scritto nella Costituzione, la guerra come strumento di risoluzione delle controversie tra popoli e stati.

Proprio per questo crediamo che la vicenda giuliano-dalmata (l’occupazione, le foibe, l’esodo forzato, la questione del TLT) e di quella che gli storici chiamano la questione dei confini orientali vada affrontata con serietà e rigore storiografico e non possa essere ripetutamente affidata ad iniziative di carattere propagandistico e strumentale.

Le associazioni scriventi, qualora si verifichino le condizioni di cui sopra, si dichiarano per il futuro disponibili a collaborare al fine di celebrare degnamente la giornata del 10 febbraio e di onorare quanti, a vario titolo, furono oggetto di quella tragedia.

Distintamente, A.N.P.I. Sezione di Vobarno, F.I.V.L. Associazione “Fiamme Verdi”, Associazione culturale AGAPE, Gruppo “Giorgio La Pira”, Compagnia delle Pive».     

.in foto: dsegno di una foiba; Nidia Cernecca.

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