L'addio a Gino Domenico Lucchini
di Aldo Pasquazzo

Si terranno oggi – lunedì 10 febbraio – alle 17 i funerali dell’autonomista, già vice presidente dell’Associazione Pescatori di Storo e membro del Calciochiese


Da diversi mesi a questa parte Gino Domenico Lucchini non stava bene e l’altro ieri, all'ospedale “Madonna del Carmine” di Rovereto, se n’è andato per sempre.

Aveva 72 anni, lascia la moglie Irene e i figli Giacomo e Francesco. Alle 17 di oggi – lunedì 10 febbraio - nella chiesa di San Floriano a Storo si terrà la funzione funebre.

Era un autonomista del Patt, tant'è che già ai tempi di Enrico Prunner, Domenico Fedel, Franco Tretter e Eugenio Binelli lui e gli amici Enrico Scalvini e Mario Tonini in valle facevano loro da sponda.

Nel 1978 erano loro tre (Lucchini, Tonini e Scalvini) ad invogliare i nomi del loro stesso partito ad intervenire alle trasmissioni radiofoniche domenicali di Radio GB1, la cui emittente libera trasmetteva da Cà Rossa facendo il pieno di ascolti.

Erano i tempi in cui gli autonomisti crescevano e a Storo e nel fondovalle conquistavano simpatie e consensi.

Sulla piazza di Condino all'epoca si muovevano invece i compianti Ettore Zini, Dino Gambini, Dino Rosa e il popolare Fiorindo Gualdi il quale, ora vicino alla pensione, rivestiva allora il ruolo di vice sindaco per Ermanno Pizzini.

Lucchini era stato anche assessore supplente alle foreste (di Perry Giovanelli nominato in qualità di esterno) nella Giunta di Pippo Scaglia sindaco di Storo, quando era succeduto a Fiorindo Malfer.

Sino a pochi mesi fa Gino Lucchini era anche vice presidente dell’Associazione Pescatori di Storo. “Era valido e impegnato e sempre presente per dare una mano” ricorda l'amico Basilio.

Era poi impegnato sia in ambito venatorio che al seguito del Calciochiese. Con l'amico professore Ernesto Romiti e il cognato Renzo da anni allestiva prestigiosi carri in occasione del Gran Carnevale storese. 


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