Sanremo, la prima serata del Festival
di Davide Vedovelli

Si è conclusa e ha regalato qualche buona sorpresa, buona anche la conduzione con Amadeus, che ha saputo tenere il ritmo senza peccare di protagonismo


FIORELLO: benedice il Festival ma sta nelle retrovie, se qualcuno sperava impersonasse il ruolo di mattatore è rimasto deluso, ma da persona intelligente ha svolto il ruolo di co-conduttore senza prevaricare Amadeus VOTO: 6,5

AMADEUS. Posato, svolge bene il ruolo di presentatore senza peccare di protagonismo e senza voler stupire o fare il simpatico a tutti i costi. Bravo VOTO: 7

TIZIANO FERRO: Ospite fisso del Festival. Omaggio a Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu e poi si emoziona e si commuove con una bella versione di Almeno tu nell'universo di Mia Martini VOTO: 7

IRENE GRANDI, FINALMENTE IO - Grinta, carattere presenza scenica e un testo che sta in piedi, firmato dall'amico Vasco Rossi. Unica pecca proprio il fatto che si sente che è una canzone di Vasco e anche l'interpretazione è “alla Vasco”. In ogni caso la migliore VOTO: 8,5

DILETTA LEOTTA - Molti colleghi sottolineano quasi stupiti che oltre ad essere bella è anche simpatica e intelligente come se le cose non potesse convivere. Credo non abbia aggiunto molto alla serata, ma nemmeno ha sfigurato VOTO: 5.5

MARCO MASINI, IL CONFRONTO - L'ho trovato banale, scontato, sempre uguale a se stesso e la canzone di una banalità disarmante VOTO: 4

RITA PAVONE, NIENTE (RESILIENZA 74)
  la sua presenza è stata preceduta da polemiche (motivate) ma a Sanremo si va per cantare. Mi ha davvero stupito, più grinta di alcuni giovani che l'hanno preceduta. VOTO: 7.5

RULA JEBREAL - Indispensabile. VOTO: 10

ACHILLE LAURO, ME NE FREGO - nel vederlo mi è subito venuta in mente una frase di Pierangelo Bertoli: “....magari poi vestirmi come un fesso per fare il deficiente nei concerti...” La canzone è profonda, intima e ottimamente interpretata. Peccato che il look abbai spostato l'attenzione dal testo all'immagine VOTO: 9

DIODATO, FAI RUMORE - L'attesa era grande per un artista sensibile e raffinato, ma le aspettative sono state deluse. Il pezzo debole ed eccessivamente lineare VOTO: 5

LE VIBRAZIONI, DOV'E' - pezzo furbo, nel senso peggiore del termine VOTO: 3

AL BANO E ROMINA - Avremmo fatto volentieri a meno di questo siparietto triste, scontato e amarcord e che nulla ha dato alla serata VOTO: 3

ANASTASIO, ROSSO DI RABBIA -  rap, rock ed elettronica.  VOTO: 6

ELODIE, ANDROMEDA - da rivedere e risentire. VOTO: 5

BUGO E MORGAN, SINCERO - Morgan cerca di ritrovare la strada e si affida a Bugo come compagno di viaggio. La canzone c'è e la presenza scenica anche, ma appena sufficiente VOTO: 6.5

EMMA -
Pop, inverosimilmente pop fingendo di non esserlo, radiofonica a tutti i costi. Anche la voce spinta su un graffiato innaturale fa storcere il naso VOTO: 5

ALBERTO URSO, IL SOLE AD EST - la canzone sanremese per eccellenza che fa il verso alla musica lirica in stile Bocelli, il Volo. Non abbastanza bravo per fare musica lirica davvero, non abbastanza pop per fare canzone. VOTO: 4

RIKI, LO SAPPIAMO ENTRAMBI - pulito, bravo ragazzo, pettinato ed intonato. Verrebbe da dire noioso ma confezionato a puntino per questo palco VOTO: 5

RAPHAEL GUALAZZI, CARIOCA -  non ci siamo. VOTO 4,5.



200205-Sanremo.jpg