Principio d'incendio al Bic
di Aldo Pasquazzo

Forse un guasto elettrico o all’impianto di aspirazione all’origine delle scintille che hanno intaccato silos e condutture alla TN 4 di Pieve di Bono. Ancora da quantificare i danni



Un guasto elettrico o il surriscaldamento dell’impianto di aspirazione avrebbero provocato le scintille che hanno poi intaccato silos e condutture della TN 4 (ex Nicolini) nell’area Bic, tra Creto e la frazione di Strada.

L'azienda, dislocata ai margini della Cittadella sportiva, produce arredi per bagno e dà lavoro ad una ventina di dipendenti.

Non è ancora stato possibile quantificare i danni; eventuali lesioni alle condutture verranno alla luce solo con la ricognizione tecnica delle prossime ore. L’impianto di aspirazione, almeno a prima vista, risulta lesionato e forse non più utilizzabile; possibili danni anche ad alcuni macchinari.

Erano circa le 16.30 di ieri - martedì - quando si sono notate le prime avvisaglie. Nel giro di pochissimi minuti sono giunti sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco di Pieve di Bono, anche altre squadre provenienti da Tione, Daone e Storo, nonché i permanenti di Trento.

“La presenza di materiale legnoso e sostanze collose all'interno dell'area coperta comportava più di un rischio, quindi le precauzioni sono state molte. La presenza di tanti colleghi e mezzi, piattaforme e scale nonché di una cinquantina di uomini   tra cui agenti del Corpo di Polizia locale e Carabinieri si è resa necessaria. Sta di fatto che per mettere in sicurezza edificio e macchinari sono servite quasi tre ore” avverte Cesare Balduzzi, comandante dei volontari della Pieve.

Queste le parole del sindaco Attilio Maestri e del suo vice Paolo Franceschetti: “Da quanto emerso, l'azione dei Vigili del Fuoco di tanti corpi congiunti è risultata non solo tempestiva ma mirata, ed è sicuramente valsa ad evitare che si sprigionassero eventuali  fiamme, il che poteva compromettere il futuro aziendale”.  
 


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