I pericoli di Internet
di red.

Una tematica scottante che sta coinvolgendo sempre più le famiglie. Questo martedì sera in auditorium a Roè Volciano ne parleranno gli esperti Ambrogio Cassiani, Cesare Marini ed Alfredo Fargnoli


Il cyberbullismo è ormai un fenomeno riconosciuto, contro il quale ogni ordine di scuola sta mettendo in campo varie strategie.

In linea con la LEGGE 71 e con la consapevolezza che qualsiasi azione educativa sia efficace solo se condivisa, l’Istituto Comprensivo di Vobarno, oltre a guidare i propri studenti nell’uso consapevole delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), sta organizzando incontri formativi con e per i genitori.

La referente della commissione per la Prevenzione del Bullismo/Cyberbullismo, prof.ssa Savina Paoletti, spiega:
“I nostri ragazzi, come molti adolescenti, vivono gran parte delle loro giornate nel mondo virtuale, spesso senza la supervisione dell’adulto.
Purtroppo i pericoli che potrebbero incontrare sono molteplici.
È molto importante per i genitori capire come intervenire in caso di coinvolgimento da parte dei propri figli, siano essi vittime, bulli o complici”.

La dirigente scolastica, prof.ssa Elena Raggi ed i docenti dell’IC di Vobarno, impegnati da sempre nel promuovere lo “star bene a scuola”, invitano pertanto i genitori e tutta la cittadinanza a partecipare alla serata di martedì 4 febbraio, alle ore 20:30 presso l’Auditorium di Roè Volciano.

Per l’occasione interverranno Ambrogio Cassiani
, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Brescia e titolare di alcune inchieste su fatti avvenuti nel bresciano; Cesare Marini che è un tecnico informatico e consulente della Procura della Repubblica; Alfredo Fargnoli luogotenente dei Carabinieri presso la Procura di Brescia.

La serata sarà non solo momento di formazione, ma anche di preziosa condivisione e collaborazione, giacché, come sottolinea la dirigente scolastica Elena Raggi “il nostro Istituto sente fortemente questa responsabilità educativa, che passa innanzitutto da un confronto costruttivo tra gli adulti della comunità”.


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