Memoria del bombardamento, passaggio di testimone
di Cesare Fumana

Nell’allocuzione ufficiale affidata a Massimo Tedeschi per il 75° del bombardamento di Gavardo, l’importanza della memoria e il passaggio di testimone alle giovani generazioni


Una folla silenziosa e commossa ha preso parte ieri sera, mercoledì 29 gennaio, alla commemorazione del 75° anniversario del bombardamento alleato di Gavardo.

Dopo una solenne Messa in suffragio delle 52 vittime delle bombe, celebrata dal vicario territoriale don Leonardo Farina, all’esterno, in piazza de’ Medici si è tenuta la cerimonia civile.

L’intervento ufficiale è stato affidato
a Massimo Tedeschi, gavardese, giornalista del Corriere delle Sera, che, trattenendo a stento l’emozione, ha ripercorso quei tragici giorni del bombardamento, entrati nel profondo della memoria collettiva dei gavardesi. Nel suo discorso si è soffermato sull’importanza della memoria e, ora che i testimoni diretti dell’evento cominciano a mancare, del passaggio di testimone alle giovani generazioni.

Un passaggio che in questi anni è avvenuto grazie a un progetto portato avanti dalla biblioteca comunale con i ragazzi delle scuole medie, con l’incontro dei testimoni. Da questi colloqui i ragazzi hanno tratto spunto per presentare ieri sera le testimonianze raccolte e le riflessioni sul tema della guerra e della pace.

Alla presenza di vessilli, stendardi e gagliardetti delle associazioni gavardesi e al suono della banda “Viribus Unitis” si è poi tenuto l’omaggio ai caduti sotto le bombe con la deposizione di un cesto di fiori alla stele e una corona d’alloro alle lapidi con i nomi delle 52 vittime.

Nomi che sono stati letti dai consiglieri comunali Diego Ortolani e Marco Peli: il momento più toccante della cerimonia.

Alla cerimonia, condotta da Emanuele Turelli, era presente il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini e alcuni sindaci, oltre al parroco mons. Italo Gorni e i sacerdoti dell’erigenda Unità pastorale.

Nel suo intervento, il sindaco Davide Comaglio, ha ricordato come il bombardamento abbia segnato in modo indelebile la storia del paese; ha ringraziato le associazioni e i cittadini che hanno preso parte alla cerimonia e a quanto hanno collaborato per la rassegna “I giorni della Memoria” che ha portato nuovi contributi al ricordo di questo tragico evento.

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