Commissioni comunali senza minoranza
di Cesare Fumana

Sono state varate dall’amministrazione comunale gavardese cinque commissioni comunali ma la minoranza non ha indicato nessun componente in segno di protesta


Entreranno in funzione con l’inizio del nuovo anno le commissioni comunali nominate dalla giunta Comaglio. Cinque gli ambiti amministrativi per i quali è stata pensata una commissione che analizzi le problematiche ed elabori proposte: servizi alla persona, cultura e istruzione, ambiente ed ecologia, territorio, urbanistica e lavori pubblici, attività produttive.

Al momento della nomina, lo scorso mese di dicembre, mancavano però i nomi dei rappresentanti del gruppo di minoranza.

«La loro istituzione - sottolinea il sindaco Davide Comaglio - era stata decisa già a settembre dal Consiglio con voto unanime, unito all’impegno delle parti a indicare i propri nominativi entro la metà di ottobre. Poiché però la minoranza a quella data non aveva ancora provveduto in proposito, ho prorogato tale scadenza per ben volte. Dalla minoranza ha continuato a non pervenire alcuna indicazione».
Da qui la risoluzione di disporre comunque la nomina, per ogni commissione, dei sei cittadini scelti dalla maggioranza, e di rendere operativi gli organismi.

«Siamo pronti - precisa - a integrare le commissioni con i nominativi che la minoranza riterrà di segnalarci».

A motivare la posizione della minoranza è il capogruppo Marco Molinari, come dichiarato al Giornale di Brescia: «La nostra è una protesta contro quanto accaduto in occasione della nomina del cda della casa di riposo: il sindaco ha escluso dai componenti il nostro candidato. Centrodestra per Gavardo ha deciso di non indicare suoi rappresentanti in commissioni o altri organismi fino a che non sarà stata fatta marcia indietro rispetto a tale decisione».

«Non può essere – replica il primo cittadino – che si privino 15 cittadini (scelti esclusivamente dalla minoranza senza nessun filtro o veto del sindaco) di entrare nelle varie commissioni perché alcuni mesi fa non è stato inserito (in verità c'è) un nome indicato dalla minoranza in una Fondazione nel quale non è previsto, dallo Statuto, che tale rappresentante venga indicato».

«Spero – conclude Comaglio - che la minoranza esca dal guscio della mera protesta vecchia maniera e consenta a qualche cittadino, di cui magari ha raccolto il voto, ad entrare nelle commissioni perché per migliorare Gavardo servono le idee di tutti i cittadini».

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