Cinque risposte dal sindaco
di red.

Ve le ricordate le cinque domande rivolte al sindaco di Vobarno dal Comitato Salvabiblio? A largo giro di posta ecco le risposte del sindaco Paolo Pavoni



in cinque punti, tante quante solo le domande poste dal Comitato Salvabiblio, ecco il testo integrale che il sindaco Paolo Pavoni ha inviato lo scorso 27 dicembre al Comitato e alle redazioni dei giornali locali:

«Su una cosa sono assolutamente d'accordo con voi, l'attuale biblioteca è bella ma la bellezza della struttura non ne certifica automaticamente la funzionalità.

1. L'ex punteria Falck, come ben noto a tutti voi, ha una serie di criticità croniche, evidenziale non solo dall'Amministrazione in carica, ma segnalate sin dalla sua inaugurazione.
Alcune problematiche sono già state risolte dall'Amministrazione Lancini, altre sono in attesa di soluzione.
Credo sia innegabile che l'eccellenza del servizio non sia dovuta esclusivamente allo stabile che ospita la biblioteca, ma soprattutto al personale che la gestisce: per poter garantire sempre la presenza di almeno due figure di riferimento ci si avvale di due operatori, di una persona di potenziamento per 15 ore settimanali e dei ragazzi del servizio civile.
Come evidenziato anche in un incontro con i responsabili del sistema bibliotecario del Nord list Bresciano, l'organico necessario per gestire un tale spazio, in grado di seguire le varie postazioni dovrebbe essere di cinque, sei operatori.

Nessuno vuole smantellare la biblioteca, è scorretto l'utilizzo di un termine cosi forviante.
E' di pubblico dominio: è in fase di verifica il progetto per allocare tutti gli arredi, il patrimonio librario e multimediale nell'ex palazzo comunale. Contemporaneamente si verificherà, sempre tramite studio di fattibilità se l'ex punteria Falck potrà accogliere un auditorium capace di ospitare 300 persone, con palco adatto a concerti, rappresentazioni teatrali, rappresentazioni di rilievo, oltre a spazi dedicati a mostre, riunioni e associazioni.

Una lettura del nostro tessuto urbano ed il tentativo di creare strutture che saremo in grado di gestire e sostenere nel futuro, sono gli unici veri motivi che ci inducono a riflettere su una nuova sede per la nostra biblioteca, con l'ambizioso obiettivo di creare un percorso di interesse che tocchi Piazza Marina Corradini, Piazza Ferrari, San Faustino, San Rocco, il nostro teatro e il centro del paese, dal ponte vecchio e il diramarsi dell'originale e vero nucleo storico con le sue attività.

Recuperare quindi una identità smarrita
, dovuta a iniziative e scelte fatte nel passato che hanno portato alla dislocazione di attività esistenti, allo spreco di enormi spazi e ad una occupazione inutile di suolo, con risultati molto discutibili sia dal punto di vista architettonico che estetico.
L'analisi di questa situazione ci induce a scommettere sulla rivitalizzazione del centro puntando su un importante Polo Culturale: "La nostra biblioteca per Vobarno".
L'esperienza di altre realtà più importanti ha dimostrato che non sono gli uffici a dare impulso ai centri storici, ma scuole e poli culturali.

2. L'attuale biblioteca è di 1600 metri quadri, comprensivi di sala riunioni, uffici, depositi e quant'altro.
Lo spazio effettivo utilizzato dalla biblioteca, distribuito sui due piani, è di circa 1000 metri quadri, quindi lo stesso numero di libri e tutte le attrezzature, sfruttando gli spazi in modo più razionale, possono essere comodamente ospitate nel palazzo di Piazza Ferrari 1, la cui superficie disponibile è di circa 760 metri quadri e non 369 come da voi dichiarati.

Se facciamo un rapporto superficie/operatore è palese che il controllo di questo ambiente e la sua gestione potrebbero essere organizzati meglio dal personale. Inoltre la possibilità di dividere la zona studio dalla zona consultazione, ci permetterebbe di ottemperare alle frequenti richieste degli utenti che chiedono luoghi tranquilli per studiare. Basti dire che fino ad ora si doveva ricorrere alla apertura del magazzino delle riviste, per offrire agli studenti uno spazio studio isolato e privo di disturbo.
La possibilità di collocare tutto l'arredo disponibile porta con sé l'ovvia conseguenza che nulla andrà perduto ma tutto il materiale sarà fruibile come nella sistemazione attuale.

Un'altra considerazione che potremmo fare è che 760 metri quadrati rappresentano uno spazio sufficientemente generoso per una biblioteca, ma non certo sufficienti per accogliere gli uffici municipali, alcuni dei quali dovrebbero essere dislocati in altra sede, creando così disturbo disservizio per gli utenti.

Vorrei aprire una parentesi sul controllo: negli ultimi anni l'Amministrazione, gli operatori e le forze di polizia hanno profuso un impegno enorme per allontanare quanti non adottavano un comportamento corretto e rispettoso di persone e cose. Questo risultato è stato possibile grazie ad alcune modifiche nell'arredo, al cambio d'orario dalle 14 alle 18 anziché dalle 15 alle 19 ed alla costante presenza dei nostri Vigili oltre a quella dei Carabinieri.

3. La sala riunioni dell'attuale sede, per normativa, non può ospitare più di 99 persone.
Un auditorium potrà servire egregiamente per ospitare manifestazioni di rilievo con un'affluenza maggiore, anche quelle che fino ad ora ci siamo negati per mancanza di spazi adatti, eventi e manifestazioni di carattere culturale, certi che questi siano linfa indispensabile per i rapporti interpersonali di una comunità.
Per riunioni di altra tipologia, in Piazza Ferrari nell'ex palazzo municipale, sarà disponibile la sala al piano terra con una capienza di circa 40 persone e la storica sala consiliare sarà comunque sempre disponibile per ospitare mostre, presentazioni di libri, riunioni ed eventi particolari.

4. La sicurezza delle strutture comunali ha da sempre ricoperto un ruolo tanto importante per noi da essere annoverato come nostro primo obiettivo.
Già con l’Amministrazione Lancini si intuì da subito la necessità di mettere a norma le strutture pubbliche, ed assegnare a loro una specifica certificazione per l'uso alle quali erano state destinate.

Nessuno mai, prima di allora, se ne era preso cura. Alcuni esempi.. ..la ristrutturazione dell'ex palazzo comunale ora a norma, la messa in regola del palazzetto dello sport, ed infine, ormai solo questione di mesi, la messa in sicurezza della scuola, dove, a lavori ultimati, i ragazzi delle scuola primaria e secondaria potranno frequentare le lezioni in tutta sicurezza, grazie ad un lodevole e ambizioso progetto, tenacemente voluto dalla precedente Amministrazione che sarà portato a compimento da quella in carica. Discorso analogo vale per l'attuale biblioteca sulla quale stiamo intervenendo.

Lo scalone del vecchio palazzo comunale era inadeguato per gli anziani e le persone diversamente abili, che non avevano la possibilità di raggiungere gli uffici comunali al primo e al secondo piano, per cui spesso dovevano rinunciare o delegare altri. Ora non è più così perché con questa radicale ristrutturazione il palazzo è stato dotato di ascensore ed è accessibile a tutti.
Qualora si optasse per la scelta di spostare la biblioteca, l'edificio rispetterà tutte le normative.

5. Mi auguro che il Comitato voglia passare dagli slogan ad un confronto serio, privo di preconcetti, in cui tutti possano essere messi a conoscenza delle idee e dei progetti. In questi giorni ho potuto rendermi conto della poca chiarezza che c'è sull'argomento e mi aspetto che i rappresentanti del Comitato vogliano incontrare l'Amministrazione.

Il mio desiderio è quello di fare chiarezza e che si smettesse di parlare di "smantellamento" e di essere tacciati come "nemici della cultura". Se lo fossimo non avremmo puntato sull'ampliamento del servizio biblioteca nella giornata di sabato mattina, scelta che gli utenti di una tale struttura meritavano già dal 2006.

Dotare Vobarno di un auditorium
è un progetto dove tutti hanno scritto e promesso nei programmi elettorali, ma mai nessuno ha saputo passare dalle parole ai fatti.
Non da meno, la nuova ubicazione della biblioteca ci permetterà di risparmiare denaro pubblico che potrà essere reinvestito nella cultura.
Vi attendo nel luogo istituzionale del confronto, ossia in Municipio, quando vorrete.

Il Sindaco
Paolo Pavoni


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