Dopo 65 anni chiude la stazione di servizio
di Aldo Pasquazzo

Con la fine dell’anno termina il servizio il distributore di benzina di Strada gestito da Elvio Lolli


Dopo quasi 65 anni di ininterrotto servizio la stazione di servizio Ip, dislocata dirimpetto alla Nicolini di Strada, ha cessato in quest'ultimi giorni di 2019 la propria attività.

Nel 1955 Tullio Lolli e Carlo Aricocchi a Strada avevano allora aperto un distributore Shell che nel 1972 è successivamente tramutato in Agip e poi 1978 in Ip. Pompe e licenza l'avevano rilevate dal concittadino Valentino Filosi, che era stato tra i primi in assoluto a vendere benzina e miscela in uno spazio assai ridotto, dislocato in centro paese, di fronte all'Albergo Posta.

Poi si erano aggregati a fare lo stesso mestiere , ma in aree diverse (uno davanti al Borel e l'altro di fronte al campo di calcio) anche Feliciano e Abramo Armani, quest'ultimo è ora il solo rimasto operativo nella Pieve. Erano gli anni in cui la valle era contrassegnata dai lavori idroelettrici con circa quattro mila lavoratori (provenienti in massima parte da Lombardia, Veneto, Valsugana e Val Camonica) impegnati nel realizzare dighe e gallerie da Valdaone a Storo.

In quegli anni il duo Tullio & Carlo, ambedue di Praso, avevano messo in piedi anche un’officina, divenuta a sua volta la referente per le concessionarie Fiat, prima con sede a Rovereto e successivamente all'Autogarda di Riva, i cui venditori di vetture, 500 e 600, erano all'epoca Zandonai e Manco.

Tullio era conosciuto come lo Zio di tutti, sia per la sua disponibilità sia perché nelle occasioni che contano non mancava mai fra la gente. Se serviva una “sicurta” per coprire il costo delle berline (il valore di allora era 450 o 600 mila lire a seconda delle due vetture) non si estraniava di farlo: nei confronti dei due piazzisti la parola di Tullio valeva molto più del contante.

Tullio, comunque era stato a lungo impegnato anche a livello istituzionale come sindaco a Praso, dove con la famiglia gestiva pure il Bar in Piazza. Ora a distanza di oltre 65 anni l'attuale gestore Elvio Lolli (uno dei figli di Tullio l'altro è Nello forse più portato a fare vita amministrativa e bancaria) ha convenuto di farsi in disparte e restituire quell'area adiacente l'ex cinema Dante alla famiglia Baldrachi & Nicolini.

Elvio, che ha 62 anni ed è il vice presidente del Pieve di Bono Calcio e prima ancora cariche identiche le aveva ricoperte rispettivamente con la Virtus Prada e poi con il Revegler a ruota di Luigi Zimelli, dietro quelle pompe è praticamente cresciuto, anche se in gioventù voleva diventare perito agrario alla pari del fratello.

Ma Elvio si sa distinguere pure sul palcoscenico, perchè è stato ed è tuttora attore e protagonista di più commedie in dialetto trentino con la Filodramatica San Siro di Lasino.

Rincrescimenti, nostalgia e un po' di magone, Elvio? “Cercherò di adeguarmi e dal 2020 continuerò ad occuparsi di pallone nonché di stare sul palcoscenico e passatempi come taglialegna”.
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