Alla scoperta del Cotonificio - parte 2^
di red.

Rieccoci. Ci eravamo lasciati con la storia della signora Maria… Il nostro viaggio nel frattempo è continuato


Il giorno 25 novembre, infatti, gli alunni del laboratorio "A spasso nel tempo" e "I ragazzi del CSE"- accompagnati da insegnanti, educatrice e volontari - hanno potuto incontrare un’altra preziosa testimone degli anni di attività del Cotonificio: la signora Tina Norbis.

Ecco la cronaca della mattinata.

… la signora Tina, splendida e frizzante nei suoi 89 anni, ci porta alla scoperta della PORTINERIA, della STANZA DEL MEDAGLIERE e della GALLERIA.

Ci incuriosisce soprattutto la piccola stanza del medagliere.

Tina ci racconta che si entrava da lì per raggiungere il posto di lavoro, si staccava dal medagliere la propria medaglia con sopra il numero assegnato e si gettava in un cassettino (stava ad indicare la presenza del lavoratore in fabbrica).
Quando si usciva dal lavoro, si passava sempre da lì e, spesso, “facevano le foie”, cioè si veniva perquisiti per paura che qualche operaio portasse via delle spole di cotone!

LA GALLERIA
La Galleria era un sottopassaggio che collegava la filatura con la tessitura.
Ora sono ancora visibili la scala e il cancello d’entrata!

Ci hanno ricordato che ogni mattina, alle 4.30, le giovani operaie entravano nella galleria.
Un giorno sentirono un suono sinistro, uno strano “driin driiiin” e furono prese dal panico, temendo chissà che cosa ...alla fine scoprirono che Marietta, una delle ragazze, aveva lasciato sulla stufa- al posto del pentolino- una sveglia!
Per consolarla, Marietta ricevette dalle compagne una parte della loro colazione.

Come ci piacerebbe andare alla scoperta della Galleria!

LO STUDIO PODAVINI

La signora Tina ci accompagna dalla figlia Tea, proprietaria dello Studio Podavini. Lo Studio si trova proprio in una zona della vecchia filatura.
Entriamo nell’atrio: il nuovo si è affiancato al vecchio e il risultato è uno spettacolare e affascinante ambiente!

La signora Tea ci accoglie con molta cordialità e ammiriamo stupiti lo studio dove ancora evidenti sono le tracce del passato: le vecchie colonne in ghisa portano stampato il nome della ditta costruttrice, le travi del soffitto sono ancora quelle di una volta e qua e là affiorano “curiose” le macchie d’olio dei macchinari per la torcitura e filatura del cotone.

“A volte -racconta la signora Tea- quando c’è un’aria particolare, persino il vecchio odore del cotone riesco a sentire…”.

.in foto: l'ingresso della "galleria"; la signora Tina; l'ingresso dello Studio Podavini; la portineria.


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