Cenone di Capodanno pro oratorio
di Aldo Pasquazzo

Saranno 250 i partecipanti al cenone di San Silvestro a Condino il cui ricavato servirà per completare la costruzione della struttura giovanile della parrocchia


La rinnovata casa canonica di Condino sarà utilizzata a giorni mentre il nuovo oratorio è in via di completamento. L’ultimo giorno dell'anno, le varie associazioni condinesi con il gruppo dei catechisti e alpini, Pro loco e la locale Filodrammatica hanno organizzato cenone e intrattenimento di fine anno, il cui ricavato andrà a sostenere lo stesso oratorio verso il quale i condinesi negli ultimi sei mesi hanno finora devoluto qualcosa come 26 mila euro.

Martedì sera, alle 19, dopo il canto del Te Deum in arcipretale a Condino, ad esaurimento posti già avvenuto, saranno oltre 250 coloro che prenderanno parte al cenone preparato dagli alpini.

Un menu abbondante e casereccio al quale farà seguito della buona musica e le partiture dialettali del popolare concittadino Franco dal Cafè un tempo spalla a Drodesera di Lucio Gardin.

“Un’iniziativa a sostegno dell'oratorio è stata portata avanti mesi fa a Pieve di Bono dallo stesso don Vincenzo (ora parroco anche di quell'Unità pastorale Madonna delle Grazie e Santa Giustina) e adesso sarà la volta di Condino considerato che tutte le associazioni e la stessa popolazione hanno condiviso di aggregarsi e sostenere la proposta” avverte con tanta soddisfazione lo stesso arciprete.

Il sacerdote di Avio, che prima di approdare a Condino era il secondo a Levico, fa sapere che la nuova struttura oratoriale (ex Silvio Pellico) comprende quattro sale per catechesi e incontri vari, oltre a locali ricreativi con annesse cucina e servizi vari. Un modo per trovarsi, stare assieme e fare aggregazione.

È dai tempi dei reverendi arcipreti don Luigi Pisoni e don Modesto Lunelli (1940 – 1965) che Condino non ha più un suo oratorio. Gli ultimi due cappellani ad esercitare quel mandato a favore delle giovani generazioni risultano essere stati prima don Carmelo Francesconi e successivamente don Italo Baldo.

È anche ben vero che negli anni 50 le varie realtà giovanili di Condino si erano accostate ai frati Cappuccini, quando al convento San Gregorio (1952 – 1958) c’era un certo padre Cristoforo Bettega. Quel frate del Primiero aveva non solo fondato la Gi - Fra ma anche rilanciato la Condinese Calcio e trasferito il campo di gioco dall'allora Isola degli Azzurri all'attuale stadio di Via Berghi, a sua volta intitolato allo stesso francescano. Successivamente quel frate assunse la gestione della curazia di Darzo i cui concittadini le fornirono un Motom per svolgere la tratta curazia - convento.

Ora a distanza di quasi mezzo secolo la chiesa e il suo prete stanno ridando spazio e accoglienza ai propri giovani.

In foto: la rinnovata canonica e alla sua sinistra al piano rialzato l'oratorio
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