A Vobarno a Km 0, o quasi
di Mario Pavoni

Nel tempo molte botteghe del mio paese sono state chiuse per motivi evidenti...


Resistono come istituzioni due realtà di generi alimentari che oltre alla bottega portano la spesa in casa alle persone che non sono più in grado di provvedere a sé stesse, mantenendo vivo il tessuto sociale del paese.
La consegna avviene in “bicicletta” seguendo le vie tortuose disegnate, una volta, in base alle dimensioni dei carri di fieno trainati dai buoi. 

Sempre nel centro storico, seguendo questo filone, è sorta inaspettatamente un’altra realtà molto interessante che merita attenzione: una giovane coppia sta proponendo la vendita dei suoi prodotti coltivati nel borgo di Moglia. Mentre altri chiudono la propria attività, loro investono, proprio a Vobarno in via Verdi al civico N°1, si tratta dell'Azienda Agricola Viviani.

Certamente in questo c’è un limite: una volta che una verdura ha esaurito il suo ciclo naturale, non si troverà più fino all’anno successivo.
Oltre alla verdura però, propongono svariati tipi di farina ottenuta macinando il proprio grano e mais in un antico mulino a pietra, il miele biologico proveniente dalle loro 99 arnie, marmellate con antiche ricette e quindi difficili da reperire.

Questo è l’inizio degli obiettivi della giovane copia desiderosa di realizzare tante belle idee: un loro sogno è quello di portare le scolaresche delle elementari nel proprio laboratorio, in modo che apprendano la lavorazione della farina per preparare pizzette cotte nel forno della bottega.
I bambini cosi potranno gustare il cibo fatto con le loro mani.

Mi sono sempre prodigato affinché il centro storico continuasse a vivere portando i problemi all’attenzione di tutti ed in particolar modo delle forze sociali e politiche: ritengo che questa iniziativa sia un “botta di vitalità” con l’augurio che venga sostenuta anche dal “cassetto”.

Con cordialità Mario Pavoni



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