Il bello dell'Oro
di Valerio Corradi

L’Oro è simbolo di potere, prosperità, bellezza e di sicurezza. Perché oggi c’è una nuova corsa all’Oro? A quanto ammontano le riserve auree dell’Italia?


Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’Italia è al terzo posto nel mondo per riserve d’Oro con 2.452 tonnellate per un valore di oltre 112 Mld di dollari. Il Bel Paese è preceduto solo da Stati Uniti e Germania. I dati ufficiali dicono che presso la Banca d’Italia sono conservate circa 1.100 tonnellate del metallo prezioso, il resto è situato in caveau all’estero.

Negli ultimi anni non solo sono aumentate le compravendite ordinarie di Oro, ma molti segnali mostrano che si è intensificata la corsa all’Oro delle principali nazioni a  livello mondiale. Il metallo più prezioso è tornato ad essere, anche per gli Stati, un bene rifugio che consente di offrire garanzie supplementari agli investitori e di far fronte ad eventuali crisi improvvise e laceranti, e a periodi di forte turbolenza finanziaria.

Lo scrittore americano John Updike diceva che “il bello dell’Oro è che adora le brutte notizie”. In effetti, alcuni  economisti hanno dimostrato che l’andamento delle compravendite di Oro è collegato all’andamento dell’economia. Le Banche centrali, dopo aver venduto molto Oro alla fine del ’900, a seguito delle crisi finanziaria mondiale del 2007-2008, sono tornate ad acquistarne in quantità. Ciò sarebbe una conferma indiretta della precarietà dell’attuale equilibrio economico mondiale. 

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