Una soluzione ancora non c'è
di val.
Non sarà semplice e neppure veloce trovare rimedio allo smottamento che da sabato sera isola Alone, piccola frazione montana di Casto
Ieri mattina sono saliti fin lassù insieme al sindaco Diego Prandini, agli uomini della Protezione civile e ai carabinieri della stazione di Vestone, anche gli esperti dell’ufficio tecnico.
Nel pomeriggio c’è stato anche il sopralluogo di un geologo valtrumplino interpellato dal Comune.
La strada in località “Canal del Diaol”, a poche centinaia di metri dall’abitato della frazione, al momento è libera da detriti.
Già domenica mattina, infatti, in “somma urgenza”, le ruspe si sono messe al lavoro per ammucchiare a lato le decine di metri cubi di materiale che la ostruivano, per lo più lignite.
L’ordinanza di chiusura però non è stata revocata e vale anche per i pedoni, obbligati a percorrere un fangoso sentiero, che “bypassa” il pericolo scendendo dalla zona del campo sportivo per poi risalire nella zona artigianale, lungo poco meno di mezzo chilometro.
Gli unici ad avere il permesso di transito sulla Comunale, nel caso se ne ravvisasse la necessità, sono i mezzi di soccorso.
Del problema è stata interessata anche la Prefettura.
Non sarà facile, dicevamo, porre rimedio velocemente alla situazione, anche se il geologo intervenuto sul posto avrebbe indicato soluzioni più facilmente praticabili rispetto all’idea iniziale di realizzare addirittura un nuovo tratto di strada, compreso un ponte per bypassare del tutto la frana, magari ricorrendo al Genio Pontieri per fare più alla svelta.
Quanto ancora incombe sulla strada infatti, a differenza di ciò che è già scivolato a valle, all’occhio esperto del geologo sarebbero scisti argillosi dotati di una certa solidità strutturale, che potrebbero insomma essere facilmente imbrigliati con una rete di contenimento, per quanto estesa.
Nei prossimi giorni sono attesi altri sopralluoghi da parte dei tecnici dell’Ufficio territoriale regionale, che potrebbero togliere eventuali dubbi su quale sia il modo migliore per intervenire e per rendere più sicuro il transito in quel punto.
Sono più di cento gli abitanti che vivono stabilmente nel borgo e che devono sopportare il disagio di questi giorni.
