Cinque domande al sindaco
di red.

L’argomento delle richieste è il programmato spostamento della biblioteca civica vobarnese, dalle ex Punterie della Falck dove si trova ora al vecchio palazzo comunale, recentemente ristrutturato


A porre le domande è il Comitato Salvabiblio, lo stesso che lo scorso anno, quando lo spostamento era stato solo ipotizzato - intendimento poi smentito dall’amministrazione in cui l’attuale sindaco era vice – aveva raccolto mille firme di dissenso.

Ecco la lettera con le domande, consegnata a protocollo lo scorso 15 novembre.

Egr. Sig. Sindaco del Comune di Vobarno
Siamo casualmente venuti a conoscenza della decisione assunta dall’Amministrazione comunale da Lei guidata di trasferire la Biblioteca comunale dalla sua sede attuale al vecchio municipio.
Desideriamo, Signor Sindaco, rivolgerLe alcune domande (nella speranza, ovviamente, che Lei ci voglia rispondere):

1 – Dal 4 marzo 2006 Vobarno possiede una delle biblioteche più belle della Lombardia: ampia, spaziosa, accogliente, ben attrezzata, ricca di spazi e di strutture in grado - a detta di tutti - di offrire un ottimo servizio.
Molti ce la invidiano, tanti amministratori la sognano. 
Quali sono i veri motivi che La spingono a volerla smantellare e trasferire in un’altra struttura?

2 – L’attuale Biblioteca dispone di uno spazio aperto al pubblico di ben 1600 mq; il vecchio municipio (progetto alla mano) potrebbe offrire al pubblico non più di 369 mq: nemmeno un quarto di quelli attuali!
Nell’attuale Biblioteca la totalità del patrimonio librario è direttamente accessibile al pubblico, secondo il modello della public library.
Nel vecchio municipio (progetto alla mano) solo il 30% dei libri sarebbe esposto in locali aperti al pubblico; il 70% dei libri sarebbero “custoditi” (ci verrebbe da dire “nascosti”) nei locali dell’ammezzato, inaccessibili agli utenti.
È certo che la questa soluzione possa garantire un servizio di qualità?

3 – L’attuale Biblioteca dispone di un auditorium capace di oltre cento posti; la soluzione da Lei ipotizzata prevede invece una saletta che (progetto alla mano) ne garantisce a malapena una trentina, in uno spazio assolutamente inadatto ad ospitare qualsiasi manifestazione culturale di un certo livello; una biblioteca che si rispetti deve infatti disporre in loco di un ambiente multifunzionale che possa servire da spazio espositivo, auditorium, sala proiezioni ecc.
Come intende sopperire a questa grave carenza?

4 – Nel vecchio municipio la Biblioteca (esclusi i depositi) sarebbe distribuita in sei locali distinti e separati, distribuiti su tre piani. L’unica via di fuga in caso di emergenza - visto che la normativa in questi casi preclude l’uso dell’ascensore - sarebbe costituita dal “vecchio scalone” (guarda un po’, quello stesso che, fino al 2015, rendeva inadeguato l’accesso al municipio!). Il quadro non è certo confortante, soprattutto tenendo presente la situazione di chi è diversamente abile o ha problemi di mobilità.
È consapevole di questi gravi limiti di sicurezza?

5 - Non crede infine che su un tema così importante (e che, tra l’altro, mette sul piatto 150mila euro di denaro pubblico), fatte salve le prerogative che la legge le attribuisce, sarebbe utile aprire una discussione e sentire l’opinione dei vobarnesi, tanto più che pochi mesi or sono più di mille cittadini hanno firmato una petizione che chiedeva che la Biblioteca rimanesse al suo posto?

IL COMITATO SALVABIBLIO
salvabibliovobarno@gmail.com

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