Sarà grande e presto avrà anche un nome
di val.

Le Rurali "Giudicarie Valsabbia Paganella" e "Adamello" hanno deciso di fondersi. Daranno vita ad una grande Cassa che unirà i territori da Salò a Campiglio e Da Tione a Mezzolombardo. Con l'attenzione che sempre le Rurali dedicano al territorio



Ancora non ha un nome la nuova Cassa Rurale nata nei giorni scorsi nella sede della Comunità delle Giudicarie, a Tione di Trento.
Si sa però che è il frutto di un accordo storico che a partire dal primo luglio 2020 porterà sotto lo stesso tetto le Rurali Giudicarie Valsabbia Paganella e Adamello (quest’ultima fresca fusione fra le tre Adamello-Brenta, Val Rendena e Pinzolo).

Solo due anni fa, erano sei le Rurali che popolavano il territorio che va dalla Valle Sabbia a Madonna di Campiglio e da Tione, attraverso Ponte Arche e l’altopiano della Paganella, fino a Mezzolobardo. E le fusioni parevano impossibili.
Dal primo luglio del prossimo anno, così è stabilito nel cronoprogramma, anche dal punto di vista operativo ce ne sarà una sola.

Una Cassa con 160 milioni di patrimonio
; oltre due miliardi di raccolta; 1,13 miliardi di prestiti; 42 sportelli; la forza di quasi 17mila soci; più di 55mila clienti e 252 dipendenti.

A siglare l’intesa
c’erano i due presidenti Fabrizia Caola e Andrea Armanini, con loro i due direttori generali Marco Mariotti e Davide Donati.

«Sia chiaro, ci mettiamo insieme nel momento in cui stiamo meglio, perché intendiamo recuperare competitività più che mirare al risparmio. Ne è prova il fatto che nell’ultimo mese le die Casse hanno assunto otto giovani.
Si tratta di un progetto che vuole anticipare e non subire il fenomeno delle fusioni, che presto crediamo verrà imposto dal gruppo di cui facciamo parte, cioè Cassa Centrale Banca» hanno detto Mariotti e Donati.

Organizzazione, quindi, ma anche mutualità: «Insieme intendiamo rafforzare il modello Cassa attenta al territorio, alle sue peculiarità e alle prospettive, con lungimiranza – ha detto Fabrizia Caola -, come del resto è tradizione delle nostre Rurali».

Sulla stessa linea anche Andrea Armanini: «Ci riusciremo sono se saremo capaci di trasferire in una dimensione più ampia rispetto a quella che siamo soliti gestire la capacità di presidiare il territorio, di offrire opportunità ai giovani, di lavorare per la crescita delle imprese e delle associazioni».

Per la nuova Cassa si prefigurano tre realtà,
singolarmente omogenee, ciascuna con la propria peculiarità: la Comunità della Paganella, quella più estesa delle Giudicarie (Esteriori, Rendena, Busa di Tione e Valle del Chiese) e quella valsabbina più votata al comparto manifatturiero.
Se per estensione territoriale la parte trentina la fa da padrone e le due Casse insieme operano quasi in regime di monopolio, in Valle Sabbia risiedono più persone, quindi ci sono di gran lunga maggiori prospettive di espansione.

Nel Bresciano la nuova Cassa sarà presto operativa negli sportelli di Gavardo e Salò (ex Adamello), Villanuova, Vobarno, Sabbio Chiese, Agnosine, Odolo Preseglie, Vestone, Lavenone, Treviso Bresciano (tesoreria), Bagolino e Ponte Caffaro (ex della Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella).

Le due Casse terranno in vita l’esperienza positiva dei Gol “acronimo che sta per Gruppi Operativi Locali), che saranno composti in tutto da 54 persone, su base volontaria, con il compito di fare da tramite tra banca e territorio.

.in foto: da sin. Mariotti, Caola, Armanini, Donati; i Presidenti Caola e Armanini.


191119Rurali3r.jpg 191119Rurali3r.jpg