Restauri parrocchiali
di Aldo Pasquazzo

Da cinque anni a questa parte don Vincenzo Lupoli ha avviato diversi interventi di restauro dei luoghi di culto, tra cui quello della Chiesa di San Rocco di Condino



Don Vincenzo Lupoli, arciprete di più Unità Pastorali, sta lavorando alla grande onde salvaguardare beni parrocchiali, canoniche e oratori compresi.

Da cinque anni a questa parte nel fondovalle il prete, originario delle parti di Avio e proveniente da Levico, dove era vice parroco, ha avviato una serie di iniziative e cantieri.

La canonica adiacente l'arcipretale di Santa Maria Assunta, totalmente rifatta a nuovo, sarà agibile tra alcune settimane. Verranno poi rifatte le coperture delle chiese di San Pietro di Praso, San Bartolomeo di Daone e Brione e l'oratorio di Santa Giustina di Pieve di Bono. Da una settimana è stato inoltre aperto un nuovo cantiere nella chiesa di San Rocco a Condino paese, risalente al 1400.

Le navate di quest'altra chiesa erano molto frequentate negli anni Cinquanta, quando il convento dei frati Cappuccini, dopo lo scossone aereo del 6 febbraio 1945, aveva traslocato al Palazzo alla Torre, un tempo albergo e ora sede comunale, oppure nei mesi mariani dell'epoca, quando le funzioni serali venivano garantite dal decano don Modesto Lunelli e dai cappellani don Alessandro Tasin e Carmelo Francesconi, nonché armonizzate da Guido Dapreda con l'ausilio e la voce di tante ragazze dell'Azione Cattolica.

Ad espletare quest'altro intervento in San Rocco (spesa prevista 198 mila euro, di cui l'80 per cento a carico della Pat e il 20 a spese del comune) la ditta Restart, a capitale orobico, ma con sede a Porte di Rendena.

“La forte umidità e qualche infiltrazione, per lo più proveniente dal campanile, ha sicuramente creato danni alle pitture murarie, che potranno essere salvaguardate mediante una mirata azione di pulitura che si protrarrà sino a primavera, non prima di aver isolato ogni forma di infiltrazione” avverte il contitolare Nicola Donadoni.

“Ora - aggiunge Ivano Pizzini, sagrestano di Prezzo – il prossimo intervento dopo quello espletato all'interno della parrocchiale di San Giacomo sarà quello della chiesetta periferica della Madonna delle Grazie, risalente al 1600".

A queste va pure aggiunta la cappella di San Carlo Borromeo di Riccomassimo, che però fa parte dell' Unità Pastorale “Madonna dell'Aiuto” di Storo e per la quale “la Giunta provinciale, su interessamento del suo vice presidente Mario Tonina, ha di recente concessoun contributo per un parziale restauro” avverte Elisa Lombardi.

Nelle foto i lavori di restauro nella Chiesa di San Rocco a Condino


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