Assemblea per la salvaguardia del fiume Chiese
di c.f.

Il Tavolo delle associazioni ambientaliste fa tappa questo giovedì 7 novembre a Sabbio Chiese per un’assemblea pubblica dedicata alle problematiche ambientali e per dire no al progetto del depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari

Dopo le assemblee a Gavardo e in altri Comuni della bassa bresciana, il “Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d'Idro” torna in Valle Sabbia per un’assemblea pubblica a Sabbio Chiese, questo giovedì 7 novembre, alle 20.30, presso l'Auditorium delle Scuole Medie, in via Roma 49/A/B.

Interverranno Gianluca Bordiga, portavoce del Tavolo delle associazioni, Stefano Guarisco, esporto ambientale e di tecniche di depurazione, e Filippo Grumi, ingegnere civile e portavoce del Comitato Gaia di Gavardo

L’obiettivo è quello di portare all’attenzione della popolazione la questione della salvaguardia del fiume Chiese, contro l’ipotesi che divenga lo scarico fognario dei Comuni bresciani del lago di Garda.

Il Tavolo delle associazioni
oggi annovera 19 formazioni sociali no-profit operanti per la salvaguardia del patrimonio ambientale nei 30 Comuni dell'asta dei 160 chilometri del Chiese, ovvero anche nei Comuni della Valle Sabbia.

L'organizzazione s'è costituita il 12 ottobre 2018 allo scopo essenziale di rigenerare il deflusso ecologico in ogni tratto dell'asta dei 160 chilometri del Chiese, e dal dicembre 2018 ha mosso una specifica attività di opposizione al progetto di Acque Bresciane che vorrebbe scaricare nel Chiese, con due mega impianti a Gavardo e a Montichiari, la depurazione dei Comuni della sponda bresciana del lago di Garda. 

«Abbiamo programmato molte pubbliche assemblee informative sull'asta del Chiese, finora tutte affollatissime – riferisce il portavoce Gianluca Bordiga –, al fine di informare ovunque cittadini e pubblici amministratori sull'assurdità di questo progetto che è stato concepito con logica di prepotenza volendo far credere che serve per il bene del lago di Garda, ma in realtà sarebbe funzionale ad altre finalità, recondite, le quali però abbiamo capito, e con queste pubbliche assemblee siamo in grado di esporle esaustivamente, al fine di generare una orgogliosa corale e indignata azione in difesa del territorio tutto dell'asta del fiume Chiese, perché se questo progetto riuscisse ad avere successo il Chiese ne verrebbe danneggiato irreparabilmente.

«Dinanzi a questo serio pericolo – sottolinea Bordiga –, ogni Comune deve avere uno scatto d'orgoglio per identità territoriale, opponendosi per impedire che ciò avvenga.
La quarta pubblica assemblea informativa zonale la terremo giovedì 7 novembre a Sabbio Chiese: abbiamo rivolto direttamente l'invito a partecipare ai Sindaci dei Comuni della Valle Sabbia e ai Consiglieri comunali».

«Questo Tavolo Unitario – conclude Bordiga – ha messo in atto è un processo culturale senza precedenti, la cui finalità è rendere l'asta del Chiese un corpo idrico consapevole della sua ricchezza ambientale, della sua integrità naturale, quindi unito anche emotivamente per la sua salvaguardia, oltre ogni confine territoriale: l'acqua unisce come nessun altro elemento della natura».
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