Ex Pasotti, sindacati e lavoratori chiedono attenzione
di Cesare Fumana

Il corteo dei lavoratori della ex Pasotti ha attraversato ieri il centro di Sabbio Chiese per riportare all’attenzione delle istituzioni una vertenza che si trascina da sei mesi con una serie di problematiche
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Nonostante il poco preavviso, c’erano tutti i 153 lavoratori della ex Pasotti di Sabbio Chiese alla manifestazione convocata dai sindacati per fare il punto su una vertenza che si trascina da sei mesi con molte problematiche.

La prima e più impellente è quella relativa al pagamento delle mensilità della Cigs, scattata dallo scorso maggio e finora mai pagata dall’Inps. Un problema non di poco conto per tante famiglie. Alcuni hanno potuto beneficiare finora degli anticipi erogati dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia e Paganella e dalla Banca Valsabbina, ma non tutti.

«Per questo – ha riferito Barbara Basile, della Fiom-Cgil – domani mattina (oggi per chi legge ndr.) abbiamo un incontro con l’Inps per sbloccare questo stallo che non si può più rimandare. A questo si aggiunge la questione degli assegni famigliari già caricati e mai corrisposti ai lavoratori e quella del pagamento del Tfr per chi si è licenziato nel periodo dell’affitto del ramo d’azienda di Orange1, anche questo bloccato.
Dobbiamo ringraziare le due banche che finora hanno corrisposto gli anticipi della cassa integrazione: la Cassa Rurale ci ha già comunicato che qualora l’Inps non provveda nel giro di pochi giorni al pagamento, in deroga a tutte le deroghe, anticiperà un’altra mensilità».

«Questa manifestazione, a metà del periodo di cassa integrazione, è un primo passo per dare prospettiva ai lavoratori – ha sottolineato Franco Belotti, della Fim-Cisl –: l’obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere le istituzioni e gli imprenditori del territorio perché si facciano carico di questi lavoratori».

«Il senso di questa manifestazione – ha ribadito a sua volta Giuseppe Bazzoli della Uil – è quello di dare visibilità a questa vertenza e far sapere che qui a Sabbio ci sono lavoratori qualificati e un’azienda che si può far ripartire».

Il corteo dei lavoratori con bandiere e fischietti è partito dalla biblioteca, ha attraversato il centro storico di Sabbio, fino a giungere ai cancelli dell’azienda, dove si è svolta l’assemblea. Alla manifestazione ha preso parte anche il sindaco di Sabbio Chiese Onorio Luscia, quello di Barghe Gianbattista Guerra, assessore anche in Comunità montana.

Il primo cittadino di Sabbio, che da sempre sta seguendo questa vertenza, ha preso la parola davanti ai lavoratori ribandendo il proprio impegno per coinvolgere le istituzioni a vari livelli, in particolare per la convocazione di un tavolo in Comunità montana che coinvolga gli imprenditori locali per eventuali ricollocazioni o interessi per il sito industriale.

Alla manifestazione era presente una delegazione del PD e di Articolo Uno, guidata da Michele Zanardi, sindaco di Villanuova e segretario provinciale del Pd, e Carlo Panzera, che hanno incontrato i lavoratori e i rappresentanti sindacali, portando la solidarietà per «una situazione complicata e che se non affrontata da parte delle istituzioni locali rischia di aggravare le condizioni dei lavoratori e delle loro famiglie. Da parte nostra faremo tutto quanto possibile Affinché si attivi un tavolo che riprende in mano la vertenza al fine di raggiungere un risultato positivo».

Pubblichiamo il video realizzato dal nostro Armando Ponchiardi con le interviste ai sindacati, al sindaco e ai lavoratori


In foto:
. i lavoratori davanti alla fabbrica
. il corteo
. i sindacalisti Franco Belotti (Fim), Barbara Basile (Fiom) e Giuseppe Bazzoli (Uil)
. il sindaco di Sabbio Chiese Onorio Luscia




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