Sul Tesio ricerche ancora vane
di val.

Poco meno di cento, fra volontari e professionisti del soccorso, anche nella giornata di ieri hanno scandagliato le pendici del monte Tesio, a Gavardo, in cerca di nonna Elisa



«E’ difficile capire come possa una persona scomparire così, nel nulla».
Lo sfogo è di uno dei novanta fra volontari e professionisti della ricerca che ieri si sono dati da fare per trovare nonna Elisa, l’ottantenne di Castelnuovo del Garda dispersa dal pomeriggio di domenica nei boschi del Tesio, la montagna che sovrasta l’abitato di Gavardo.

«In perfetta salute, gran camminatrice», come la descrivono i familiari che dal Veneto sono saliti con lei sulle pendici carsiche valsabbine che portano fino a Cariadeghe, nonna Elisa era impegnata a raccogliere castagne.

Come decine di altre compagnie, avevano parcheggiato l’auto negli spazi erbosi davanti al Fienile del Tesio, di proprietà comunale, e si erano inoltrati verso ovest nel bosco di castagni.
Per duecento metri, non di più.

«Di tanto in tanto, come quando si va a funghi, ci davamo la voce per mantenerci in contatto – hanno raccontato i familiari, il marito, una figlia e il genero, che erano con lei -. Ad un certo punto ci siamo accorti che non rispondeva, erano all’incirca le 16, l’abbiamo cercata febbrilmente per quasi un’ora, poi siamo scesi dove prendeva il telefono per dare l’allarme».

I Vigili del fuoco e poi anche gli uomini del Soccorso alpino della Valle Sabbia sono arrivati più presto che hanno potuto, ma ormai le luce del giorno era svanita e le ricerche nella notte senza luna sono partite con difficoltà, più che altro lungo i sentieri e le strade, oltre che in un paio di inghiottitoi carsici nei quali Elisa avrebbe potuto essere scivolata.

Purtroppo senza esito.
Solo all’alba di ieri hanno potuto operare le squadre battendo il territorio palmo a palmo, coordinate dalla base operativa sistemata davanti alla “casina” del Comune.

Squadre miste
: almeno un conoscitore della zona, un caposquadra con gps e radio scelto fra i tecnici del Soccorso alpino o i Vigili del fuoco. Ogni passaggio è stato registrato per evitare sovrapposizioni.
Dapprima i volontari della Protezione civile di Gavardo, Serle, Roè/Villanuova e Botticino, le unità cinofile dei Lupi di Brescia, poi tutti gli altri.

Sul posto anche gli agenti della Locale e i carabinieri di Gavardo, mentre l’amministrazione comunale ha provveduto a recapitare per tutti sul Tesio i pasti preparati in paese, nelle cucine del Polo scolastico G. Quarena.

Col passare delle ore cresce la preoccupazione.

Oggi ancora in cento la cercheranno, sotto la pioggia.

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