In marcia per un mondo più pulito
di John Comini

Oggi a Brescia c’è la marcia per dire Basta Veleni. Sul terreno dei giardini pubblici a sud della città è vietato giocare. I bambini non possono buttarsi sull’erba, raccogliere fiori e foglie. Perché la terra è intrisa di diossine e di PCB, composti chimici altamente tossici. Un pericolo subdolo, che non si vede...


È l’eredità dello stabilimento chimico Caffaro. Le indagini hanno mostrato che PCB e diossine sono entrati fin nel sangue delle persone. Una tragedia!

La marcia BASTA VELENI mette alla luce le pesanti ripercussioni sulla salute di tutti noi. Dal disastro della Caffaro ai vari siti contaminati nella provincia, dalla pessima qualità dell’aria all’epidemia di legionella. Si parla di 1000 morti all’anno per l’inquinamento. Non si può continuare così!

I marciatori contestano alcune opere come il maxi-depuratore del Garda che potrebbe sfruttare il fiume Chiese, nel quale proprio in questi giorni nella zona della Bassa Bresciana sono stati trovati nuovi veleni, i tristemente famosi PFAS.
Si tratta di composti chimici usati nella filiera di concia delle pelli, nel trattamento dei tappeti, nella produzione di carta e cartone per uso alimentare, per rivestire le padelle antiaderenti e nella produzione di abbigliamento impermeabile.

I PFAS sono sostanze cancerogene che non hanno effetti immediati, ma causano tumori e malattie tiroidee. Se smaltiti illegalmente o non correttamente nell’ambiente, i PFAS penetrano facilmente nelle falde acquifere e, attraverso l’acqua, raggiungono i campi e i prodotti agricoli, e perciò gli alimenti.

Milena Gabanelli sul Corriere della sera ha parlato di “bomba ecologica” nel Bresciano: tonnellate di materiale contaminato che si trovano in discariche realizzate senza l’isolamento del fondo.  Cumuli di veleni e «fusti corrosi» conservati in pessimo stato, vicinissimi alle abitazioni ed ai torrenti. Così i veleni raggiungono la falda sottostante.
Nella zona di territorio compresa tra Montichiari, Carpenedolo e Acquafredda si sono registrati nuovi sversamenti abusivi di liquame, anche nelle rogge affluenti del fiume Chiese. Uno dei messaggi della marcia è: chi inquina deve pagare.

Dellino Farmer e Piergiorgio Cinelli hanno creato la canzone “Basta veleni”:
“Basta veleni, basta odori osceni
cosa lasceremo alle future generazioni?
Basta coi fumi, basta terre dei fuochi
meno discariche, più parchi giochi!
Ormai è tardi, come diceva Vasco Rossi
guarda questi fossi, guarda come siamo messi
una pianura assediata dal pattume
scorie industriali mescolate col liquame
La gente vede, la gente è cieca
gli organi preposti fanno scena muta
E chi la spiega l’incidenza tumorale?
E chi lo spiega alle bambine in ospedale?
E chi lo dice ai ragazzi nelle scuole
“spiacenti, domani non vedrete il sole”?
Il dio denaro ha speculato sui tutto
la salute è importante finché non c’è un lutto…”

Le fabbriche hanno sempre dato lavoro, progresso e benessere. Ma alcuni non rispettano le regole, guardano solo il profitto.
Dacia Maraini scrive che la spinta all’ultima novità tecnologica è inutile e giova solo alle grandi aziende che stimolano la vanità umana. Una spinta al consumo non può che moltiplicare gli sprechi: tutto quello che si mette via per correre dietro al nuovo, finisce nella spazzatura. E così si moltiplicano le discariche, le isole di plastica sotto i mari, le scorie tossiche che avvelenano le nostre acque.

Luca Mercalli sostiene che la svolta è un’economia che non vede più come obiettivo supremo la crescita dei consumi. Non si deve tornare al medioevo, a vivere a lume di candela. Sul pianeta siamo quasi 8 miliardi di persone, non possiamo consumare a questo ritmo. Tutti vogliamo avere l’acqua in casa, il riscaldamento, l’elettricità, è tutto sacrosanto, continuiamo a farlo ma con mezzi rinnovabili e col massimo della qualità.

Nel frattempo molta gente si mette in marcia per un mondo più pulito…

“Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.”
(Proverbio del popolo navajo)

Ci sentiamo la settimana prossima
, a Dio piacendo,
maestro John

Nelle foto 2, 3 e 4 il fiume Chiese a Gavardo, Sopraponte e Villanuova
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