2019, anno nero per l'olio del Garda
di Jessica Freddi

Quest'anno si preannuncia un’annata incredibilmente negativa per le olive sul lago di Garda, tanto che alcuni produttori non effettueranno nemmeno la raccolta


Proprio in questo periodo, dopo la vendemmia, sul Lago di Garda, comincia generalmente anche la raccolta delle olive.

Quest’anno però non sarà come gli altri, e molti produttori hanno addirittura scelto di non effettuare la raccolta: si preannuncia infatti un’annata incredibilmente negativa per le olive sul Lago di Garda.

A detta degli esperti, non si ricordava da decenni un periodo così buio per la produzione di olio sulle colline del Benaco.

Anche in questo settore, tra le cause, vanno sicuramente annoverati i cambiamenti climatici e gli sbalzi termici, che sono ormai all’ordine del giorno anche nella nostra zona: l’incredibile caldo registrato a giugno ha contribuito al drastico calo nella crescita delle olive.

“La portata del calo si potrà verificare con certezza solo al momento della raccolta, che inizia solitamente intorno a metà ottobre. E’ tuttavia fuori dubbio che quest’anno sia un anno terribile. A memoria d’uomo, non si ricorda un anno così. Solo nel 1985 la produzione aveva avuto una significativa battuta d’arresto, in quel caso dovuta a una gelata verificatasi a gennaio”, spiega Massimo Fia, direttore dell’Agraria di Riva del Garda.

L’estate appena conclusa, secondo dati diffusi a livello internazionale, sembra essere stata la più calda mai registrata nell’emisfero settentrionale, e, secondo alcuni produttori, la produzione di olive sul Garda sarà quasi inesistente.

Non hanno inciso però solo i cambiamenti legati al clima: quasi ovunque sul Garda è stata registrata anche la presenza della mosca olearia, insetto molto dannoso per i frutti delle piante di olivo.

Anche Paolo Vezzola, agronomo e direttore della Cooperativa Agricola San Felice, il maggior frantoio della Regione, è molto negativo sull’annata, parlando di un calo che va dal 50 al 70% rispetto all’anno scorso, mentre, per i luoghi devastati dalle potenti grandinate di quest’estate, come Puegnago e Polpenazze, la perdita potrebbe arrivare addirittura al 100%.
131025oliveGarda.jpg