Il depuratore del Garda
di Antonio Parvis

Mi hanno insegnato che esiste sempre una CAUSA che genera un EFFETTO e questo vale anche per la questione relativa al collettore del Garda


Nella triste vicenda del depuratore (triste in quanto fa emergere tanta bassezza umana e politica), esiste una evidenza ed una realtà nota ormai ai più che però si tende a soverchiare e zittire con un monito: SALVIAMO IL LAGO DI GARDA!

Noi poveri umani ci chiediamo però una cosa: salvare si, ma da cosa?
Ma dalla sublacuale ci risponderebbero in coro dal lago!
La condotta subacquea che trasporta reflui dalla costa bresciana a quella veronese all’altezza di Maderno, è descritta come una bomba che potrebbe esplodere spargendo reflui bresciani, particolarmente inquinanti, perché la condotta è a rischio rottura e quindi, attenzione!, abbiamo tutti il dovere di fare in fretta, chi rema contro e/o tenta di far cambiare il progetto E’ NEMICO DEL LAGO!

Quindi la causa è salvare il lago di Garda, ma l’effetto quale potrebbe essere?

Per saperlo vengono commissionati (per quanto è dato sapere a noi poveri cittadini..) negli anni degli studiti solutivi per il salvataggio del lago, ma le ipotesi analizzate da tali progetti fanno parte dell’elenco del possibile che il gestore pare, non solo abbia trasmesso, ma anche imposto ai tecnici.

Tutte le ipotesi non dovranno mai considerare il lago come ricettore del depurato. Perché?
Anche questo non è dato sapere visto che questo è un dogma non dovuto a leggi ma a volontà superiori…

Verrà scelto (da chi?) la migliore tra le varie ipotesi (contenute in studi fantasma perchè i poveri cittadini devono al più fare atto di fede sulla loro esistenza), ma mi pongo una domanda pesante: l’Università di Brescia si sarà chinata ai desiderata del gestore oppure l’Università è solo l’ennesimo specchietto per le allodole, la foglia di fico che serve per coprire altro?
Comunque, non è dato sapersi visto che lo studio del 2018 fatto dal docente universitario è chiuso in un cassetto e non viene mai tirato fuori

La montagna DI INTERESSSI che sta dietro a tutto ha però ha partorito il topolino, forse una pantegana. E comunque NEL 2018 viene identificato il Prof. Bertanza come tecnico che analizzerà le ipotesi fornite e sceglierà il migliore, così come fatto poi nel progetto depositato nel 2019.

Ad oggi “i migliori” della storia, di questa triste storia, sono stati:

1) VISANO, analisi di almeno 6 anni fa ma ora non più praticabile per difficoltà amministrative (aggiungere “DEL GARDA” al nome DI VISANO è risultato complesso in quanto dista circa 80 KM dal lago ed in ogni caso si sarebbe dovuto pagare circa 70 milioni all’attuale gestore del sito identificato, che non penso sia spuntato dal nulla per chiedere il pagamento delle sue spettanze..)

2) MUSCOLINE nell’ottobre dello scorso anno fu avvisato il sindaco (Davide Comaglio) praticamente dalla mattina alla sera, che si sarebbe costruito il depuratore salvatore del lago nel suo territorio, la reazione però è stata pronta e corale.

3) GAVARDO terza scelta, assieme a MONTICHIARI e PESCHIERA, perché due comuni lacustri privilegiati continueranno come se niente fosse successo ad andare a Peschiera a portare i loro reflui. Anche in questo caso il polverone che si è alzato non è stato indifferente..

Nessuno però ha mai visto nulla di concreto fino al 12 agosto 2019 quando sul sito di ATO venne pubblicato il progetto a nome Prof. Bertanza / Acque Bresciane con la conclusione che il sito migliore risulta Gavardo (+ Montichiari + Peschiera).

Il progetto è inoltre vantaggioso perché permette la dismissione iniziali di 8 impianti di depurazione nella Val Sabbia, lo dice pure il Presidente della Provincia!

Sono quindi iniziate le pratiche per aggiungere l’estensione “DEL GARDA” alla Val Sabbia altrimenti non si riuscirebbe a salvare il Garda al di fuori del suo ambito naturale, Comunità Montana di Valle Sabbia e del Garda è un po’ lungo, ma si può fare..

Riusciranno i nostri eroi ad eliminare le attuali e le nuove immissioni a lago generate dalla necessità di costruire abitazioni e di ampliare al ricettività, questo non è un problema, lo è solo per noi poveri cittadini gavardesi e valsabbini che altro non devono fare che chinarsi al volere altrui perché, bello o brutto, giusto o sbagliato non c’è tempo per fare altro di diverso.

Con buona pace della salvaguardia del lago di Garda.
Banalmente il lago di Garda è TURISTICO porta soldi, allora deve essere preservato: non il lago, ma l’introito economico derivante.

Antonio Parvis

20150227-lettere.jpg