Al via i lavori alla Madonna della Neve
di Cesare Fumana

Nel corso di una riunione convocata presso la sala consiliare di Villanuova sul Clisi, è stato presentato il progetto di restauro del santuario della Madonna della Neve di Prandaglio. I materiali saranno trasportati in elicottero.

Nel corso di una riunione convocata presso la sala consiliare di Villanuova sul Clisi, è stato presentato il progetto di restauro del santuario della Madonna della Neve di Prandaglio.

L’occasione è stata propizia per il sindaco Ermanno Comincioli per illustrare ai presenti lo stato dei lavori post terremoto, ringraziando anche il Centro Autostrade Padane per aver risposto al grido d’aiuto nei giorni successivi al sisma, con la sistemazione delle scuole elementari, come pure la Provincia di Milano che ha preso a cuore in particolar modo la chiesetta della Madonna della Neve, un luogo caro a tutti i villanovesi, ma anche alla gente dei paesi circostanti.

È toccato poi all’architetto Fedele Mora, dell’Ufficio tecnico del comune, tracciare il percorso seguito in questi 30 mesi per arrivare al progetto definitivo in appalto. Un lavoro sinergico che ha visto in campo i tecnici della provincia di Milano, che si sono avvalsi per stendere il progetto esecutivo della collaborazione dell’architetto Ermes Barba e dell’ingegner Andrea Zanardi.

L’architetto Barba si è occupato principalmente dello studio storico artistico della chiesetta, evidenziando la sovrapposizione di interventi del passato e i principali danni alle opere d’arte.

Gli aspetti relativi alla staticità e al miglioramento sismico della struttura sono stati oggetto d’indagine dell’ing. Zanardi, il quale ha evidenziato, in particolare, come il restauro del tetto della chiesa eseguito negli anni 70, in pratica una nuova copertura sopra il tetto originario, risulti particolarmente dannoso per il peso eccessivo e la scarsa aderenza alla struttura muraria portante.

Per questo uno degli interventi di maggior rilievo sarà il rifacimento del tetto con una struttura in legno e con una cerchiatura che permetta di legarlo alla sommità delle pareti, in modo da tenerle legate. Infatti, attualmente i quattro muri perimetrali della chiesa tendono a staccarsi e a ribaltarsi, quindi questo anello avrà il ruolo di tenerli uniti. Inoltre sarà ricostruito il campanile utilizzando i materiali originari, dando però maggior stabilità. Tutta la serie d’interventi è stata concordata con la Sovrintendenza ai beni architettonici di Brescia.

I tecnici della Provincia di Milano, responsabili della direzione dei lavori, hanno poi esposto il calendario dell’intervento, che vedrà la realizzazione di una piazzola dove poter collocare una gru sul retro della chiesetta entro la fine di giugno; poi, dai primi di luglio, saranno ammassati tutti i materiali necessari per il restauro nel piazzale delle feste dietro il Centro commerciale di Villanuova, che saranno trasportati con dei voli in elicottero alla chiesetta, a partire dal 15 luglio.

Una delle difficoltà maggiori è l’assenza di una strada carreggiabile per il trasporto dei materiali, per questo è allo studio una teleferica che colleghi il santuario con Prandaglio.

La fine dei lavori è prevista per la fine dell’estate o l’inizio dell’autunno, un’incertezza dovuta allo stato particolarmente critico della struttura che con molta probabilità richiederà di compiere delle scelte in corso d’opera.

In fase di preparazione dei lavori, per lo sgombero delle opere d’arte e degli altri suppellettili della chiesa e della foresteria, sarà prezioso il contributo dell’associazione Amici della Madonna della Neve, presieduta da Mauro Francinelli, presenti numerosi all’incontro, i quali trasporteranno questi oggetti in locali della parrocchia.

Foto: in alto il santuario (studio Ingegneria srl di Andrea Zanardi)
sotto, da sinistra, l'ing. Zanardi, l'arch. Barba, l'arch. Mora e il sindaco Comincioli

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