Valsabbia in testa, ma per i risparmi
Spulciando tra le spese di servizio delle amministrazioni comunali della Valsabbia emerge un dato curioso che merita un approfondimento: il costo sostenuto per il personale è inferiore di ben 3 punti percentuali rispetto alla media provinciale

Spulciando tra le spese di servizio delle amministrazioni comunali della Valsabbia emerge un dato curioso che merita un approfondimento: nella valle del Chiese, il costo sostenuto per il personale dipendenti (sul totale delle spese correnti) è inferiore di ben 3 punti percentuali rispetto alla media provinciale: come dire che, complessivamente, ogni anno la Valsabbia risparmia sui dipendenti pubblici quasi un milione e mezzo di euro.

Se infatti in tutta la provincia su oltre 800 milioni di euro di spese correnti se ne spendono quasi 230 per pagare il personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni, una percentuale pari al 28,5%, da Anfo a Gavardo l’investimento per gli stipendi è di quasi 11 milioni su 42, con una percentuale che scende al 25,4%.
La situazione diventa ancora più chiara attraverso alcune esempi concreti. Se infatti tra le amministrazioni civiche che spendono di più c’è in testa Irma, col 39,2%, seguita dalla camuna Prestine col 38,4% e dal capoluogo Brescia col 37%, la Valsabbia entra in graduatoria solo a partire dal quarto posto, col 36,3% di Paitone, e al sesto col 35,8% di Bione.

Proseguendo con i numeri, tra i comuni «virtuosi» (almeno percentualmente) la posizione di testa è occupata da Sabbio Chiese, che su un totale di 3 milioni e mezzo di spese correnti destina 425 mila euro alla remunerazione per il personale (uno scarso 12,1%). A seguire, col 13 e col 13,6% troviamo San Gervasio e Longhena.
Tra i comuni valsabbini che spendono di più vanno invece ricordati Capovalle, Gavardo e Villanuova; mentre tra quelli che spendono di meno troviamo Lavenone, Anfo, Odolo e Vallio Terme.
Sopra la media stanno anche Bagolino, Barghe, Idro, Casto, Provaglio V[\FIRMA]

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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