Picchetto alla Tematrade
di Federica Ciampone

I dipendenti incrociano le braccia per il ritardo nel pagamento degli stipendi. L’azienda: “Problema di liquidità dovuto agli iter burocratici, speriamo che la situazione a breve si sblocchi"


Ci sarebbe un bonifico non pervenuto ai dipendenti entro il termine previsto – quello di ieri, lunedì – all’origine del picchetto di questa mattina di fronte ai cancelli delle ex Industrie Pasotti di Prevalle, ramo d’azienda attualmente affittato alla Tematrade srl.

Tanti i lavoratori
che hanno incrociato le braccia, lamentando un forte ritardo nel pagamento degli stipendi che a molti sta causando non pochi problemi ad arrivare a fine mese e a mantenere la famiglia, soprattutto per i nuclei monoreddito. Tardivo, a quanto riferiscono gli operai, anche il pagamento della cassa integrazione.

Si tratta di un problema di liquidità dovuto anche alle procedure burocratiche, come ci ha spiegato Paolo Toffoli, responsabile delle risorse umane: “L’azienda è attualmente oggetto di usura. Abbiamo avviato la relativa procedura di tutela e ottenuto dalla Procura di Bergamo il rilascio dell’articolo 20, pensato per tutelare le aziende nei confronti delle estorsioni e salvaguardare i fornitori. Si tratta tuttavia di un iter molto lungo e al momento il problema è che alcune somme rilevanti – parliamo di centinaia di migliaia di euro – sono vincolate da due creditori ed è l’associazione anti usura a fare da tramite per i pagamenti. Stiamo facendo quanto possibile: il bonifico atteso ieri arriverà tra oggi e domani".

“Il giudice ha sospeso il pignoramento – aggiunge il titolare Cristian Zanetti – ma non ha ancora sbloccato le somme. Speriamo che la situazione si sblocchi alla svelta: per quanto riguarda la documentazione, Tematrade ha già completato l’iter burocratico previsto. Ora attendiamo che le istituzioni si mobilitino”.





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