Marino non ce l'ha fatta
di val.

Giovedì scorso era caduto da un albero, mentre sistemava la "posta" al Dos del Grom. Le gravi ferite riportate non gli hanno dato scampo e tre giorni dopo è morto in ospedale



L’avevano portato via con l’elicottero dolorante, ma cosciente. Marino Zobbio però, che a ottobre avrebbe compiuto 69 anni, non ce l’ha fatta: col passare delle ore le sue condizioni si sono aggravate e tre giorni dopo il suo cuore ha cessato di battere.

Troppo gravi le lesioni rimediate cadendo dall’albero da un’altezza di circa otto metri.
L’infortunio è avvenuto giovedì scorso in località Dos del Grom, sulle montagne di Casto, nelle pertinenze di un capanno di caccia posto circa 150 metri a valle della Provinciale III fra gli abitati di Briale e quello di Lodrino.

Secondo quanto avevano ricostruito i carabinieri di Vestone intervenuti per i rilievi dell’incidente insieme ai vigili del fuoco, Marino si era arrampicato con una scala a pioli per sistemare un albero fra quelli che a semicerchio circondano il “bait”, che devono essere sfoltiti quel tanto che basta per permettere di individuare bene la preda che vi si appoggia, in tempo di caccia, attirata dal cibo e dai richiami.

Qualche cosa è andata storta, Marino ha messo un piede in fallo ed è caduto di sotto, “insaccandosi” nel prato.
Erano da poco passate le otto del mattino, con lui c’era il fratello che ha chiamato subito i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i volontari di Marmentino con un’autolettiga e l’automedica dalla Valtrompia, mentre da Brescia si alzava in volo l’elicottero. Soccorso sul posto, impossibilitati i mezzi da terra a raggiungere il capanno, il ferito è stato “verricellato” sul mezzo aereo e ricoverato al Civile di Brescia con riserva di prognosi.
Il fatto che durante le operazioni di soccorso fosse rimasto sempre cosciente lasciava ben sperare.

Purtroppo è andata diversamente.
Ieri nel corso della giornata l’eco della sua scomparsa avvenuta al mattino si è diffusa in tutta la Valle Sabbia, dove Marino Zobbio era conosciutissimo nel ruolo di appassionato bocciofilo: faceva anche l’arbitro.

Un duro colpo per la moglie Teresa, i figli Ramona e Fabrizio e quanti gli volevano bene.
Domani (martedì) lo accompagneranno per il suo ultimo viaggio: il funerale è stato fissato per le 15. La salma da ieri riposa nella camera ardente allestita a casa sua, a Malpaga di Casto.


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