I dubbi degli amministratori
di Federica Ciampone

Sono ancora tanti i nodi da sciogliere sulla questione della realizzazione del doppio depuratore a Gavardo e Montichiari. A breve l’incontro tecnico in Ato con Acque Bresciane


Permangono i dubbi e le perplessità, uniti alla preoccupazione per i costi di realizzazione dell’opera, tutt’altro che indifferenti.
 
Parliamo del nuovo depuratore del Garda e dell’ipotesi della sua costruzione a Gavardo e Montichiari. In attesa dell’incontro tecnico del prossimo martedì (10 settembre) in Ato con Acque Bresciane, infatti, un paio di giorni fa il sindaco di Montichiari Marco Togni ha convocato un vertice con i sindaci dei Comuni del Chiese per un confronto sul progetto di fattibilità.
 
Gli amministratori hanno lamentato una mancanza di trasparenza da parte di Acque Bresciane, per aver depositato il progetto senza confrontarsi con i Comuni coinvolti riguardo alla scelta dei luoghi in cui realizzare gli impianti, e l’assenza di un periodo di tempo adeguato per valutarne la documentazione, resa pubblica dall’Ufficio d'Ambito solo nelle ultime settimane.
 
Un nodo cruciale è anche quello economico: solo per Montichiari l’investimento complessivo previsto è di 65 milioni di euro, a cui si aggiungono 29 milioni per la realizzazione del collettamento e 6 milioni 250mila euro per il completamento delle fognature.
 
Le conclusioni si trarranno in occasione dell’incontro del 10 settembre, nel quale i sindaci dei Comuni coinvolti ascolteranno i tecnici e chiederanno loro delucidazioni in merito.
 
 
 
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