Biblioteca, 500 firme contro lo spostamento
È firmata da 547 cittadini la petizione consegnata al sindaco Giampietro Cipani contro lo spostamento della biblioteca dall’attuale palazzo di via Fantoni, nel centro storico, alla sede del liceo «Fermi», nella frazione Campoverde.

È firmata da 547 cittadini la petizione consegnata al sindaco Giampietro Cipani e ad altri enti, come la Soprintendenza e la Provincia, contro l’annunciato spostamento della biblioteca dall’attuale palazzo di via Fantoni, in centro storico, alla sede del liceo «Fermi», nella frazione di Campoverde.
Le richieste rivolte alla giunta comunale: indire un dibattito pubblico per informare la gente e ripensare alla scelta, dando la possibilità ad anziani, studenti e portatori di handicap di continuare a usufruire di un servizio comodo.

«La biblioteca comunale - spiega Leila Losi, portavoce del Comitato - deve essere accessibile a tutti. La giunta ha approvato il progetto di spostarla (e la Provincia ha dato il suo assenso) a Campoverde, nel liceo Fermi, a due chilometri e mezzo di distanza dal centro storico. Da anni la nostra biblioteca necessita di traslocare in una sede più appropriata, o di una adeguata sistemazione. Il comune è stato invitato ad adeguarla agli standard richiesti, ma non pensiamo che l’ente provinciale competente abbia insistito per metterla a due chilometri e mezzo di distanza. Ci chiediamo se la Provincia sia informata che potevano essere utilizzati altri edifici pubblici nel centro storico».
La petizione elenca gli immobili disponibili, come il costruendo «Palazzo della cultura» in via Brunati, a fianco dell’autosilo. «Garantirebbe la fruizione, per la vicinanza del parcheggio e la fermata dei pullman. È centrale per chi si sposta a piedi. Ma il sindaco e il vice, Gualtiero Comini, hanno risposto il nuovo museo di Salò occuperà tutto lo spazio».

Altra alternativa: l’utilizzo dell’ex liceo, in via Fantoni. «Il bel loggiato fronte lago, ora inutilizzato, dotato di ascensore, potrebbe diventare una magnifica sala di lettura. La palestra dell’ex liceo, non agibile come complesso sportivo, andrebbe riattata per i convegni, la presentazione di libri, eccetera, invece che essere assegnata a Volontari del Garda per il deposito delle imbarcazioni. E perché non spostare lì anche l’ufficio della cultura, facendo ritornare nel Palazzo comunale l’anagrafe?».
Senza dimenticare che il palazzo in Via Fantoni «presto sarà lasciato libero dall’Ateneo e dal museo della Rsi. Questi spazi potevano consentire un allargamento dell’attuale biblioteca senza doverla spostare. Non vogliamo dare credito alle numerose voci popolari che spiegano la scelta come un modo di liberare un edificio pubblico per poi venderlo e fare cassa».

di Sergio Zanca da Bresciaoggi
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