Nuova sala d'attesa per il servizio oncologico
di val.

L’intero arredamento della saletta è stato donato da Valsir. L’azienda lo scorso anno donò una “cappa” per la preparazione di farmaci chemioterapici


«Questa donazione è stata fatta in ricordo di mio padre Silvestro, che ha sempre avuto un forte legame con il territorio e con le persone della Valle Sabbia. Per noi è importante contribuire concretamente a progetti che, come questi, aiutano le persone a superare momenti difficili e a guardare avanti con maggior fiducia».

Così Federica Niboli, intervenuta insieme ai vertici dell’Asst del Garda allo scoprimento della targa che ricorda la donazione di nuovi arredi (poltrone, divanetti, tavolini ed uno scaffale-libreria), che abbelliscono e rendono più accogliente la sala d’aspetto del Servizio oncologico gavardese diretto dal dottor Giovanni Migliosi.

Per l’occasione Carmelo Scarcella ha ringraziato la famiglia Niboli che ancora una volta ha dato dimostrazione dello stretto e profondo legame che lega il presidio ospedaliero col suo territorio.

«L’umanizzazione fa parte della cura» ha affermato il direttore sanitario Nunzio Angelo Buccino nel salutare la novità volta a migliorare l’accoglienza di pazienti e familiari.

«Le mie radici sono in questa valle. I miei valori sono uguali ai vostri ed è grazie a questi che ho potuto raggiungere traguardi che per me erano impensabili».
Questa la frase impressa sulla targa in ricordo della donazione.

Claudia, paziente alle “Cure palliative”, per l’occasione ha voluto portare la sua testimonianza in merito al clima di accoglienza che si respira a Gavardo nei reparti oncologici, dove nella difficile azione di accompagnamento dei pazienti in una fase difficilissima della loro vita, viene impegnato personale preparato e di grande esperienza.

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