Una «berlinese» per fermare san Rocco
di Ubaldo Vallini

I lavori sono iniziati ai primi di maggio ed andranno avanti ancora un mese. Poi si potr dire la parola fine allo smottamento che dal gennaio del 2001 sta interessando la chiesa bagossa di San Rocco.

I lavori sono iniziati ai primi di maggio ed andranno avanti ancora un mese. Poi si potrà dire la parola fine allo smottamento che dal gennaio del 2001 sta interessando la chiesa di San Rocco, quella che sorge alla fine del centro storico di Bagolino andando verso il Gaver sulla Sp 669.
Luogo di culto particolarmente amato dai bagossi che considerano San Rocco come la loro “seconda parrocchiale” e pregano di poter rientrare al più presto in suo possesso.

Il cedimento della struttura è andato peggiorando con il terremoto del 2004 e proprio grazie ai fondi per l’emergenza è stato possibile intervenire. Per il consolidamento la Regione ha contribuito con 125mila euro, 50mila ce li hanno messi metà ciascuno la Comunità montana ed il Comune di Bagolino, altri 30mila la Società Autostrade Brescia/Padova per il tramite della Provincia di Brescia.
I lavori sono stati commissionati alla ditta Alberti che nei giorni scorsi ha fatto posizionare 80 pali di cemento fino alla profondità di dieci metri. Il progetto prevede ora che vengano conficcati nel terreno e per 25 metri altri 40 tiranti.

Tutti i sostegni verranno poi legati insieme e costituiranno una “berlinese” in grado di sostenere l’antica struttura.
“I lavori stanno procedendo nei tempi previsti – ci ha detto Michele Foglio, presidente del Comitato per San Rocco, ente costituito con l’obiettivo di individuare tutte le sinergie necessarie per progettare e realizzare gli interventi -. Una volta consolidata la chiesa, l’auspicio è che si possa andare avanti anche con il ripristino dei preziosi affreschi di Pietro da Cemmo che sono custoditi al suo interno”.
Vicepresidenti del Comitato sono il sindaco Marco Scalvini ed il prevosto don Arturo Viani.
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