Ancora chiusa la Sp 31
di val.

La Provinciale che unisce Bione ad Agnosine è stata chiusa più di cinque mesi fa a causa di uno smottamento. Poi tutto si è fermato


La chiusura della Provinciale è avvenuta lo scorso 23 febbraio, preso atto che nel giro di una decina di giorni la sede della strada si era abbassata di una ventina di centimetri, per altro in completa assenza di pioggia.
Lo smottamento, che ha coinvolto anche la strada privata e parte di un cortile che sovrastano la Sp 31, aveva anche provocato la rottura di un tubo dell’acquedotto, prontamente fatto sistemare da A2A.

Per un po’ tutti sono stati a guardare che succedeva.
Una volta sistemata la condotta, però, almeno all’apparenza, altri movimenti non ce n’erano più stati.

Solo dopo mesi di attesa, anche a causa di un rimpallo fra enti su chi se ne sarebbe dovuto accollare le spese, è stato avviato uno studio con l’obiettivo di capire bene cosa stesse accadendo là sotto.
“Toccava” infatti alla Provincia, che ha chiesto però l’intervento alla Comunità montana, con quest’ultima che ha passato la “patata” al Comune di Bione, che (al momento) si è accollato l’onere dello studio.

Ancora però non è chiaro quale possa essere l’intervento risolutivo.
Sembra che le analisi, effettuate con carotaggi e con la posa di alcuni sensori, abbiano rilevato la presenza di due frane: una a molte che tende a muoversi ancora, anche se molto lentamente; una a valle (quella che ha investito direttamente la strada) che invece appare completamente ferma.

Lo scivolamento fra gli strati del terreno, causa infiltrazioni d’acqua, non sarebbe comunque particolarmente profondo: non più di 5/6 metri.
Serviranno ancora alcuni accertamenti per decidere.
Intanto la parte alta è raggiungibile solo percorrendo vie interne, in alcuni tratti molto ripide. Impensabile che la situazione possa rimanere così anche per il prossimo inverno.

L’ipotesi più accreditata dunque, al momento, è che si possa riaprire la strada così com’è, magari previo nuova asfaltatura e prima dell’inizio delle scuole, per permettere ai mezzi del servizio pubblico di raggiungere agevolmente la Pieve.

Il traffico sarà ovviamente vietato a tutti gli altri mezzi pesanti.

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