Riaperto l'Ufficio Postale di Storo
di Aldo Pasquazzo

Dopo una ristrutturazione durata circa due settimane l'Ufficio Postale storese ha riaperto i battenti per i suoi numerosi utenti



La ristrutturazione prevista è stata espletata nei modi e nei tempi concordati e da qualche giorno, dopo due settimane di chiusura forzata, l'Ufficio Postale di Storo - che complessivamente conta su oltre cinquemila utenti - è stato riaperto. 
 
Nell'arco di quei dodici giorni raccomandate e versamenti venivano dirottati su Condino o Riva del Garda.
 
“Effettivamente - avverte Chiara Trentinaglia del servizio Relazioni Pubbliche di Poste Italiane - la gente ha compreso che la  ristrutturazione in atto era doverosa e che nell'arco di qualche giorno le innovazioni apportate avrebbero avuto i loro effetti positivi. Di tale intervento sindaco e assessore del Comune di Storo erano stati messi al corrente e da loro abbiamo avuto disponibilità e molta comprensione”.
 
Da queste parti solo negli anni Duemila gerenti e recapiti erano garantiti anche a Darzo, Lodrone e Baitoni.
 
Il numero maggiore di postini era tra Baitoni e Bondone, ad iniziare dal popolare Gianni Cattarina, a Nino Ferretti e a Tullio Cozzatti, che con borsone a tracolla e bicicletta a più portapacchi esaurivano le proprie mansioni già prima delle 14. 
 
Allora la corrispondenza (che non usufruiva delle innovazioni telematiche) gravava anche “materialmente” come peso e quantità.
 
I gerenti  più popolari dell'epoca erano i compianti Giovanni Scalmazzini, Isidoro Omicini nonché la moglie Tullia Parolari e Alda Pellizzari, che di fronte alle difficoltà degli anziani, con la dovuta  riservatezza, aiutavano nella compilazione di vaglia e bollettini.

In foto l'ingresso dell'Ufficio Postale di Storo 
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