Stop a «Rockerellando», le ragioni del sindaco
di Davide Vedovelli

Ha sollevato un vespaio di polemiche la sospensione da parte del Sindaco di Toscolano Maderno della manifestazione musicale due giorni prima della conclusione. L’abbiamo raggiunta al telefono per farci spiegare le motivazioni



Molte polemiche ha suscitato la decisione presa dal Sindaco di Toscolano Maderno, Delia Castellini, di interrompere in corso d’opera la manifestazione musicale “Rockerrellando”, giunta alla 25° edizione, prevista al pattinodromo di Toscolano da martedì 22 a domenica 28 luglio e sospesa invece gli ultimi due giorni (sabato e domenica).

I motivi esposti nell’Ordinanza, che ha previsto la sospensione e lo sgombero dell’area entro le ore 17:00 di sabato 27 luglio (come risulta da ordinanza che alleghiamo), hanno fatto arrabbiare gli organizzatori e non solo che hanno ritenuto la misura eccessiva e sproporzionata ai fatti contestati – inosservanza dei limiti degli orari musicali – e conseguente disturbo della quiete pubblica; fatti che hanno richiesto più volte l’intervento delle forze dell’ordine durante la notte tra venerdì e sabato. Questa decisione ha causato ripercussioni economiche importanti sul Festival che aveva già i frigo pieni di cibo in vista del weekend, alcuni gruppi musicali che dall’estero stavano raggiungendo il festival, tecnici del suono e professionisti vari che hanno dovuto sospendere il loro lavoro.

Per provare a capire cos’è successo,
i motivi di questa decisione e come mai non si è riusciti a trovare una soluzione diversa, raggiungo al telefono il Sindaco Castellini

Buongiorno Sig.ra Sindaco, partiamo dalla ricostruzione cronologica. Mi racconta esattamente cos’è successo?

L’Associazione “Liberamente” ci chiede in gestione l’area pubblica del pattinodromo indicando, come sempre, un responsabile e indicando le persone che, come sempre negli anni precedenti, avrebbero dovuto essere presenti la notte per garantire la sicurezza delle attrezzature. Noi abbiamo dato l’autorizzazione a suonare fino alle ore 24:00 e non fino alle ore 1:00 come loro scrivono. La nostra Polizia Locale, dopo aver accertato che poco dopo le ore 24:00 stavano ancora suonando, sono intervenuti ed hanno chiesto di interrompere il concerto. Come risposta gli organizzatori hanno sostenuto di avere l’autorizzazione fino alle ore 1:00 e che quindi non avrebbero interrotto l’esibizione. Gli agenti sono andati in Comune a prelevare la documentazione e sono tornati al Festival multandoli con l’importo di 100 euro, come previsto dal nostro regolamento.

Gli agenti, dopo le ore 2:00, sono stati chiamati al 112 due volte dalla popolazione nel corso della notte per disturbo della quiete pubblica. Gli organizzatori, essendo stati già sanzionati, non potevano non sapere che la situazione era delicata.

Risulta evidente che l’organizzazione di Rockerellando di quest’anno non è stata in grado di gestire la situazione. Gli organizzatori sostengono poi di essere andati a dormire alle ore 2:00 di notte lasciando lo spazio incustodito. Noi lo spazio lo abbiamo concesso a loro per tutta la durata del Festival e quindi spetta a loro vigilare e tenere monitorata la situazione. I responsabili sarebbero dovuti restare a vigilare durante la notte.

Gli organizzatori però lamentano un’ostilità già in fase iniziale.
Non mi risulta assolutamente. Su richiesta della Prefettura abbiamo dato maggiore importanza al discorso sicurezza – non solo per Rockerellando ma per tutti gli eventi. Le uniche limitazioni che sono state date, e per ovvie ragioni di sicurezza, sono relative alla zona bordo fiume dove abbiamo negato l’autorizzazione a posizionare delle balle di fieno, un gazebo e un impianto di distribuzione delle birre. In quest’area mancano i piani di sicurezza e di evacuazione e le necessarie vie di fuga.
Noi ci siamo trovai sabato mattina senza che venissero messe in atto le misure di sicurezza e di ordine pubbliche idonee per garantire il proseguimento del Festival.
Quando loro sono venuti a parlare con noi non ci hanno dato nessuna garanzia che si sarebbero adoperati per gestire al meglio la situazione. Sostenevano che avevano ragione loro, che erano andati via e quindi ciò che era successo dopo non era di loro responsabilità.

Quello che voglio chiederle è questo: prima di prendere una decisione di questo tipo avete provato a trovare una soluzione diversa ed instaurare un dialogo?
Gli organizzatori non lo hanno cercato, anzi. Si sono presentati con un loro legale dal nostro agente di Polizia Locale sostenendo di avere ragione loro. Ora ho chiesto un verbale anche agli agenti di questo fatto. Resta che un locale dato in gestione ad alcune persone è stato abbandonato mentre avrebbero dovuto vigilare.

Da parte dell’Istituzione c’è una volontà di recuperare questa brutta situazione?
Non glielo nascondo che questa decisione è stata dolorosa. Io al festival ho sempre partecipato, ci andavo da giovane e sono sempre andata anche negli anni scorsi. Detto questo io non ho messo la parola fine. Nel festival sono coinvolte molte persone che conosco e so si danno da fare per dare vita a questa manifestazione. Se loro fossero venuti a parlarmi ammettendo l’errore e garantendomi la prosecuzione e la vigilanza durante la notte, evitando le lamentele del circondario, non sarei arrivata a questa decisione. Siamo in centro abitato, ci sono alberghi ed abitazioni nelle vicinanze. Io auspico che per il prossimo anno ci sia una ripresa della manifestazione, garantendo però al Comune le condizioni di ordine pubblico adeguate.
Sicuramente gli agenti sono stati rigidi, ma se a fronte di questo avessi trovato da parte loro (degli organizzatori) una collaborazione sarebbe stato diverso.

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