No depuratore, la protesta si sposta in città
di Cesare Fumana
Il 26 luglio a Brescia una grande mobilitazione per ribadire il no deciso all’ipotesi di costruire i depuratori per le fogne dei comuni dell’Alto Garda a Gavardo e Montichiari.
«Il Comitato esecutivo del "Tavolo delle Associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d'Idro", la realtà unitaria costituitasi il 12 ottobre 2018 che annovera 19 formazioni sociali dal trentino al mantovano allo scopo unico di rigenerare e valorizzare il deflusso ecologico in ogni tratto del Chiese e nel suo Lago d'Idro, nella ultima riunione del 3 luglio ha deciso di indire una pubblica manifestazione per venerdì 26 luglio p.v. alle ore 12.30 a Brescia di cui qui si allega il manifesto».
È con queste parole che il Tavolo delle Associazione invita tutti a una mobilitazione per ribadire un no deciso all’ipotesi di costruire i depuratori per le fogne dei comuni dell’Alto Garda a Gavardo e Montichiari.
Dopo le manifestazioni a Muscoline, Gavardo e Montichiari, stavolta la protesta giungerà a Brescia, presso il Broletto, sede della Provincia e della Prefettura, per far sentire la voce dei territori nei palazzi del potere.
Sono stati invitati tutti i sindaci e tutti i consiglieri comunali dei 30 Comuni dell'asta del Chiese e del lago d'Idro, oltre alla popolazione.
«Il fiume Chiese – chiariscono gli organizzatori – percorre 160 chilometri attraversando due Regioni e tre Province, e oltre a soffrire da decenni la mancanza del deflusso ecologico per lunghi tratti a causa del prelievo abnorme del comparto agricolo, e ad essere anche corpo nel quale avvengono sversamenti inquinanti nella parte bresciana, oggi è oggetto di un assurdo progetto calato dall'alto che vorrebbe scaricarvi dentro la depurazione del lago di Garda mediante due mega impianti che vorrebbero realizzare a Gavardo e a Montichiari».
«Serve esprimere parole chiarissime e corali al presidente della Provincia di Brescia, e lo faremo direttamente presso la sua sede, con una manifestazione pacata ma chiara».
