Fenaroli campione italiano Fci della montagna
di c.f.

Una passione e una sfida le gare in salita in bici per il gavardese Diego Fenaroli, che domenica a Edolo ha conquistato la maglia tricolore per la sua categoria



Domenica 30 giugno a Edolo si sono svolti i Campionati italiani Fci della montagna. Su una salita di 12 km e quasi 1000 mt di dislivello si sono dati battaglia 150 atleti, tutti specialisti delle gare in salita, alla ricerca della vittoria tricolore nella propria categoria.

Gara sin dall'inizio molto tirata, con ritmi altissimi, degni di un Campionato italiano.

Tanti gli atleti bresciani al via, tra i quali Diego Fenaroli, portacolori del team Isolpi di Trento, classe 1973, gavardese di nascita, che di professione è direttore di un supermercato della catena Italmark e che da qualche anno pratica ciclismo a livello amatoriale specializzandosi nelle gare all'insù.

«Non ho mai mollato la ruota dei più giovani – ci racconta il biker gavardese –, e km dopo km sono riuscito a scrollarmi di dosso i miei più diretti avversari della mia categoria, e quando a 2 km dal traguardo mi sono voltato senza vedere nessuno mi sono reso conto che ero a un passo dal mio obiettivo stagionale, bissando il successo dello scorso anno».

Appena oltrepassato il traguardo, un urlo liberatorio misto a lacrime di gioia hanno fatto da cornice alla sua vittoria.

«Mi piazzo settimo assoluto – commenta –, un risultato ottimo visto la posta in gioco, la qualità degli avversari e la loro giovane età».

Com’è nata la passione per la bici? «Mi dedico alle gare in salita da diversi anni, mi alleno con dedizione tutti i giorni, facendo enormi sacrifici: d'altronde la bici non ti regala nulla e ogni risultato positivo è il frutto di tanta fatica, una fatica sana che ti permette di realizzare i tuoi sogni.
Quando poi vesti quella maglia verde, bianca e rossa, sali sul podio e di sottofondo rimbomba l’Inno di Mameli, l'emozione è davvero indescrivibile».

Infine i ringraziamenti: «Ringrazio davvero tutti i miei sostenitori, la mia squadra, il mio presidente Edoardo Bonvecchio, e chi mi sta seguendo nella preparazione da tre anni a questa parte, l'amico Mattia Zontini che mi dice sempre: “Fena, ricordati che sperare non è una strategia…”».

In foto Diego Fenaroli alle premiazioni e con la campionessa tricolore gavardese Simona Cè

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