A luglio la Festa Provinciale dell'Emigrazione
di Aldo Pasquazzo

Il grande evento, in programma a Storo dal 5 al 7 luglio, coincide con i 110 anni di vita della Società Americana locale


Società Americana e Amministrazione comunale ci stanno lavorando da mesi, e la settimana prossima alla Festa Provinciale dell'Emigrazione saranno tante le delegazioni che si riuniranno a Storo.  
 
Si tratta di una tre giorni – dal 5 al 7 luglio - stracolma di iniziative tra cui mostre, recital teatrali, stage e la partecipazione fissa del coro “Amici del Canto”. Poi tavole rotonde e tante esperienze di studio e lavoro portate a compimento da studenti giudicariesi. 
 
E' la seconda volta – la prima fu dal 17 al19 luglio 2009 - che Storo accoglie e fa onore  all'emigrazione trentina.
La giornata clou sarà quella di domenica 7 luglio con sfilata, solenne celebrazione in chiesa e tanti interventi da parte dei rappresentanti delle varie istituzioni, “Trentini nel Mondo” compresi. 
 
La ricorrenza stavolta coincide con il 110° anniversario della stessa Società Americana di Storo, avente per logo un'imbarcazione a più vele.
 
Referenti della tre giorni, oltre a Renato Sai e altri della stessa Società Americana, gli assessori comunali Stefania Giacometti, Loretta Cavalli  ed Ersilia Ghezzi. “Noi come Comune stiamo cercando di essere vicini e utili a Società Americana e Trentini nel Mondo, e con loro sono mesi che ci sentiamo e ci confrontiamo sul da farsi” spiega la Ghezzi. 
 
Accanto quasi tutte le realtà locali, nonché l' Unione delle Famiglie Trentine all'Estero e Ufficio Emigrazione della Provincia.
Oltre ad Auditorium comunale e Oratorio il clou avverrà prima al Monumento all'Emigrante (davanti alla stazione di servizio Martelletti) e poi tutti a Storo E20.
 
Ma della Società Americana - che per gli storesi è e resta un'istituzione - parla lo stesso presidente Renato Sai. “L'emigrazione storese fu particolarmente rilevante negli anni 1903 – 1913 e si concentrò nel centro minerario di Càmbria (Wyoming). Oltre 100 di loro nel 1910 tornarono a casa. Erano rientrati con qualche gruzzolo in tasca e un ricco bagaglio di esperienze. Ad occuparsi di loro era stato principalmente il reverendo arciprete Mons. Giacomo Rergesburger, che nel 1909 istituì la  Festa degli Americani. Quattro anni dopo nacque la Società Americana con lo scopo di unire quelli che erano stati al di là dell'oceano, e guarda caso qualche ceppo storico di Storo ha come scotun la denominazione “de marènar”.
 
In foto alcuni rappresentanti della Società Americana di Storo 
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