Alpini di Castello in festa per il 65°
di Aldo Pasquazzo

Le Penne Nere del Comune trentino hanno festeggiato il 65° anniversario della Sezione coinvolgendo le istituzioni e la cittadinanza


 
A Castello, Comune che conta circa 220 abitanti, le istituzioni e le tradizioni contano molto e in occasione dei 65 anni del Gruppo Ana ogni buon proposito è stato non solo rispettato ma anche superato.  
 
Presenti il vice presidente della Provincia Mario Tonina, l'assessore Mattia Gottardi, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, il senatore Andrea De Bertoldi e gli illustri concittadini Ivo Tarolli e Remo Andreolli, nonché tante delegazioni valligiane e rappresentanze dell'arma e i delegati istituzionali di Borgo Chiese e Pieve di Bono, vale a dire  Franceschetti e Zulberti.
 
La più festeggiata Carla Ebranati, originaria del posto ma ora residente a Roma. La sua famiglia è originaria di Salò, ma a Castello e Trento è conosciuta e molto stimata per aver aiutato in epoche diverse tanta gente bisognosa e in grave difficoltà. 
 
L'anziana, accompagnata dalla figlia, ringrazia e non dimentica il suo passato in quel di Castello, essendone molto onorata.
 
A prendere la parola per primi il senatore De Bertoldi e Tonina, con interventi concisi in perfetta sintonia con la ricorrenza. 
 
A fare la storia della Sezione sono stati sia il capogruppo Stefano Salvetti che il sindaco Stefano Bagozzi. Quest'ultimo non solo si è rivolto agli ultimi reduci, ma ha esordito dicendo: “Dove c'è un alpino c'è generosità e adesione ai valori più veri”. Poi ancora. “La comunità si esprime nella capacità di aggregazione e di donarsi agli altri”. 
 
Salvetti non solo testimonia i resoconti dell'epoca, ma parla di affreschi e di capitelli ai quali gli alpini di Castello già dal 1921 sono molto legati. “Le Penne Nere di Castello, con l'allora capogruppo Pietro Gara, in data 23 settembre 1953 avevano  ottenuto dal Circolo Ricreativo un munifico dono di 5mila lire, utile a fondare la Sezione che oggi fa onore al paese e alla sua gente” ha avvertito prima di accomiatarsi Salvetti.
 
La chiesa è stracolma di gente e dal presbiterio don Michele Canestrini celebra una Messa solenne. Dalla cantoria Giorgio Bagozzi all'organo esegue “Pane dal Cielo”, “Noi ti Lodiamo” e “Gloria a Te”, mentre sotto l'altare Roberta Tarolli dirige la corale ai cui brani si aggiungono le suonate della Fanfara di Pieve di Bono, che peraltro aveva aperto il corteo.
 
A seguire la deposizione di corone e la processione verso il Municipio, oove Pro loco e associazioni avevano predisposto un pranzo casereccio.
 
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