Bici in cerca del proprio padrone
di a.p.

Sono una ventina quelle ritrovate e conservate presso il comando della Polizia locale di Storo in attesa che i proprietari vengano a riprenderle


Più che appropriarsene per sempre sono soliti farne uso negli spostamenti sia diurni che notturni. Da Ponte Caffaro a Sella Giudicarie le due ruote che prendono il volo non si riescono più nemmeno a contare. Nella maggior parte dei casi a usarle temporaneamente sono giovani che una volta giunti a destinazione abbandonano la due ruote per poi rientrare alla volta di casa in auto di amici.

A rivelarlo sono gli agenti del corpo di Polizia locale
di Storo, che quasi ogni fine settimana devono accatastare nel proprio sottotetto bici di vecchia ma anche di ultima generazione.

“C'è chi segnala la presenza di biciclette abbandonate nei cortili, parcheggi o lungo gli argini e altri che le due ruote le portano direttamente al deposito”, dicono Stefano Bertuzzi e Ermenegildo Giovanelli, rispettivamente comandante e vice del nucleo di polizia locale.

In circostanze rare la bicicletta scompare definitivamente. “Questo avviene in casi sempre più rari, mentre invece la mancanza momentanea è molto più frequente. Quando la bicicletta viene ritrovata non sempre il proprietario si precipita a riprenderla e in alcuni casi nemmeno segnala che la stessa gli sia sparita” aggiunge Bertuzzi.

Sbirciando nel sottotetto del palazzo comunale di Storo, sede degli stessi ghisa, le due ruote accatastate e in cerca di padrone sono quasi una ventina, mentre altre due (peraltro anche in perfetto stato di conservazione, per non dire seminuove) vigili e vigilesse le hanno momentaneamente allineate all'ingresso del loro ufficio, nella speranza che il legittimo proprietario se le venga a riprendere.
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