Endometriosi. Il dolore pelvico, la psicologia e la fertilità
di Federica Ciampone

È il tema del convegno organizzato da Asst del Garda e Associazione Progetto Endometriosi per questo sabato, 1 giugno, a Desenzano del Garda. Un’occasione per conoscere meglio questa frequente patologia e capire come affrontarla 


Si stima che ne soffra una donna su due in età fertile (in Italia il 10-15% della popolazione femminile in età riproduttiva) con dolori mestruali, ma si tratta di un disturbo ancora poco conosciuto e che, in quanto di origine multifattoriale in oltre il 50% dei casi, è difficile diagnosticare se non attraverso un percorso lungo e dispendioso, che nella maggior parte dei casi comporta per la donna gravi ripercussioni psicologiche, fisiche ed economiche.
 
Parliamo dell’endometriosi, ovvero della presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Si tratta dell’origine più frequente del dolore pelvico cronico, ma possono essercene anche altre, come per esempio la sindrome del colon irritabile, la sindrome della vescica dolorosa, difetti muscolo-scheletrici e l’ansia e lo stress legati ai ritmi di vita odierni.
 
Dallo scorso gennaio l’Ospedale di Desenzano ha attivato due nuovi ambulatori multi specialistici dedicati proprio ad endometriosi e uroginecologia, gestiti dal dr. Nicola Amato, che hanno potenziato l’offerta ambulatoriale dell’UO Ostetricia e Ginecologia diretta dal dr. Silvano Zaglio.
 
La patologia sarà al centro di un interessante convegno in programma per la giornata di sabato 1 giugno a Desenzano del Garda, presso Palazzo Todeschini, dalle 10 alle 16.
 
L'evento ha la finalità di contribuire ad aumentare la consapevolezza di tale sindrome, al fine di accorciare i tempi di diagnosi e scegliere il percorso terapeutico più appropriato per ogni donna. 
 
La giornata è gratuita, aperta a tutta la popolazione ed è realizzata in collaborazione con l’Associazione Progetto Endometriosi Onlus e con il patrocinio della Città di Desenzano del Garda.
 
È gradita l’iscrizione mediante gli indirizzi: brescia@apeonlus.com oppure verona@apeonlus.com. 
 
In allegato il programma di dettaglio del convegno
  
 
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