Per Vobarno in campo due vicesindaci
di Redazione

Per la guida della prossima amministrazione comunale di Vobarno scendono in campo la lista "Uniti per Cambiare", con l'attuale vicesindaco Paolo Pavoni, e la lista "Impegno Civico", con Catia Turrini, già vicesindaco nella tornata precedente


È una sfida fra vicesindaci quella che attende Vobarno. Due le liste, come cinque anni fa.

Con “Uniti per Cambiare” infatti, viene candidato il sindaco uscente Paolo Pavoni, dopo cinque anni trascorsi ad occuparsi di Lavori pubblici.

Per “Impegno Civico” corre invece una donna, Catia Turrini, già vicesindaco con una delle precedenti tornate con Carlo Panzera prima di far parte, per due anni, del Cda della Fondazione Irene Rubini Falck.

Paolo Pavoni è sostenuto ufficialmente da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno inserito il logo nel simbolo della coalizione, della quale fanno gli amministratori uscenti ed alcune facce nuove.

La lista a sostegno di Catia Turrini, “totalmente civica” come affermano i promotori, è formata da alcuni amministratori d’esperienza nelle file del Centrosinistra e da nuovi nomi che da anni fanno dell’impegno civico “senza colore” la cifra del loro impegno.

«In continuità con quanto fatto fino ad ora continueremo a rendere sempre meno costosa la macchina amministrativa – afferma Paolo Pavoni -. Significa soprattutto riqualificazione energetica ed investimenti sugli edifici pubblici: c’è l’idea di accorpare le scuole, che comunque avranno ingressi separati; sono allo studio delle ipotesi per l’utilizzo del vecchio palazzo comunale dove non farà rientro il municipio che resterà dov’è».

Quanto alla biblioteca, visto che in mille hanno firmato perché rimanga dov’è «non abbiamo nessuna intenzione di opporci al volere popolare» afferma Pavoni, che punta anche su turismo e sicurezza.

Catia Turrini di “Impegno Civico” fra le priorità ci mette il metodo: «Dialogo, confronto e ascolto, sono azioni fondamentali: non dobbiamo dimenticare che il datore di lavoro di un amministratore sono i cittadini – afferma la candidata -. In questi anni mi pare che il dialogo sia stato messo da parte e che i cittadini siano stati anche poco informati di quel che stava succedendo, altrimenti non si sarebbero messi a raccogliere centinaia di firme per contrastare alcune decisioni già prese».

«Occorre rivitalizzare il territorio – aggiunge -, dal punto di vista del paesaggio, ambientale e sociale. Siamo a 4 chilometri da Salò, possiamo sviluppare anche il comparto turistico e per farlo servono idee nuove».
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