Un Angelo in cielo
di Cesare Fumana

Ieri a Teglie di Vobarno, una folla commossa si è stretta attorno alla famiglia di Angelo Bonelli per l’ultimo saluto al giovane tragicamente scomparso


La chiesa parrocchiale di Teglie era troppo piccola per accogliere la fiumana di gente accorsa ieri pomeriggio per dare l’ultimo saluto ad Angelo Bonelli, il 21enne vobarnese morto giovedì scorso precipitando con la sua auto nella seriola che scorre a lato della Provinciale IV, fra l’abitato di Vobarno e quello di Carpeneda. In tanti hanno seguito la funzione funebre sul piccolo sagrato e le viuzze adiacenti della piccola frazione, dove la celebrazione è stata amplificata all’esterno con degli altoparlanti.

L’intera comunità di Vobarno si è stretta attorno alla famiglia in questi giorni di straziante dolore, per la perdita di questo giovane ragazzo dall’animo gentile e benvoluto da tutti, che solo una tragica fatalità ha strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari.

A dare conforto ai familiari, a mama Eleonora, a papà Daniele, al fratello Cristian e alla sorella Giulia, alla fidanzata Federica, ai tanti amici, agli ex compagni di scuola e ai compagni di lavoro ci ha provato il parroco don Giuseppe Savio, che già al momento delle ricerche era rimasto sempre accanto ai familiari: «È un momento grave per la nostra comunità, ma anche ricco di speranza per noi cristiani – ha detto nell’omelia, riprendendo il brano del vangelo della Risurrezione –. Si fa ancora più fatica ad affrontare la morte di una giovane vita, ma è nel mistero della croce che l’amore di Dio si è rivelato e con la risurrezione ci ha dato una speranza che non muore mai».

A nome della famiglia ha poi ringraziato l’intera comunità perché in questi giorni si è sentita abbracciata da grande affetto e vicinanza. E a nome dell’Unità pastorale di Vobarno un pensiero particolare per mamma Eleonora, da sempre impegnata nella comunità parrocchiale.

Al termine della funzione hanno preso la parola per un saluto una sua insegnante della Scar, che ha ricordato l’esuberanza e la passione del ragazzo per la moto. Poi la sorella Giulia che ha rivolto un commosso saluto al suo fratellone, con il quale condivideva la passione per il motocross: «Sei stato il mio maestro: porterò avanti la nostra passione anche per te».

Parole cariche di dolcezza e amore quelle pronunciate dalla fidanzata Federica, che ha ricordato il suo ragazzo genuino e romantico. Infine un grazie anche da rappresentante dell’Avis di Vobarno, al quale era iscritto, che ha recitato la preghiera del donatore.

Poi il mesto e lungo corteo verso il cimitero di Teglie, accompagnato dal rombo dei motori degli amici del motocross.

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