Acqua ed energia per la montagna
Tutelare la montagna, creare opportunitŕ economiche e posti di lavoro, combattere lo spopolamento: sono gli obiettivi perseguiti dalla Provincia con tre progetti che saranno avviati giŕ questa estate entro agosto. Uno riguarderŕ la Valsabbia.

Tutelare la montagna, creare opportunitŕ economiche e posti di lavoro, combattere lo spopolamento: sono gli obiettivi perseguiti dalla Provincia con tre progetti che saranno avviati giŕ questa estate entro agosto. Tre interventi - due in Valcamonica e uno in Valsabbia - per costruire infrastrutture al servizio delle attivitŕ agricole: tre acquedotti rurali, un elettrodotto ed una segheria.
«Si tratta di opere concrete - commenta il presidente della Provincia, Alberto Cavalli - che servono a coloro i quali operano in agricoltura nelle condizioni piů difficili. Per salvaguardare la montagna bisogna aiutare i montanari». L’investimento č intorno al milione di euro, condiviso con il Comune di Berzo Demo, la Comunitŕ montana della Valsabbia, l’Unione dei Comuni dell’Alta Valcamonica. I tre progetti, per i quali sono stati sottoscritti ieri i protocolli d’intesa fra gli enti coinvolti, sono stati selezionati dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, guidato da Gian Franco Tomasoni.
Vediamo, dunque, di cosa si tratta.
La segheria di Vione. Č il progetto piů originale e costoso: a Vione sarŕ costruita una piccola segheria comprensoriale. L’idea č venuta all’Unione dei Comuni dell’Alta Valcamonica (Pontedilegno, Temů, Vione, Vezza d’Oglio, Incudine e Monno); l’opera sarŕ costruita e gestita dal Consorzio Forestale Due Parchi secondo una convenzione stipulata fra quest’ultimo e l’Unione. L’investimento č di 574mila euro, con un contributo di 200mila euro da parte della Provincia. «L’opera - spiega Tomasoni - č finalizzata alla chiusura della filiera bosco-legno a livello locale». L’intento č produrre legname per le esigenze dell’edilizia nella zona, comprese le ristrutturazioni delle strutture agricole. «Le imprese - dice l’assessore - avranno garantito un veloce ed economico acquisto di tavole d’armatura, travature, scandole per coperture...».
Non ci sarŕ solo un beneficio economico, sotto forma di sfruttamento della legna e di nuovi posti di lavoro: «La costruzione della segheria - precisa Cavalli - potrŕ incentivare anche una migliore cura dei boschi».
L’acquedotto a Berzo Demo. Restiamo in Valcamonica per segnalare - grazie alla collaborazione fra il Comune e la Provincia - la prossima costruzione di un acquedotto rurale nel territorio di Berzo Demo, che interesserŕ le localitŕ Cornocolo, Bait della Madonna, Prat de rampů. Il costo č oltre 132mila euro, la Provincia partecipa con 58mila euro. I lavori porteranno l’acqua potabile ad una sessantina di fabbricati rurali. Si tratta di zone in cui si praticano l’attivitŕ agricola con il taglio dei prati, l’allevamento del bestiame, la manutenzione dei boschi (e in questo senso l’acqua potrŕ servire anche contro gli incendi). Lavori chiusi entro il giugno 2009.
In Valsabbia. Non solo acqua, ma anche elettricitŕ. L’azione coordinata fra Comunitŕ di Valsabbia e Assessorato provinciale riguarda due interventi. Il primo la sistemazione e l’adeguamento di due acquedotti rurali a Bagolino, nelle localitŕ Seppiole-Destrone e Trangle-Destrone. Il secondo la costruzione di un elettrodotto nel Comune di Anfo, localitŕ Tese. Acqua potabile ed energia elettrica saranno portati ad una decina di aziende agricole e ad oltre sessanta fabbricati rurali montani. L’investimento č di 283mila euro, la metŕ pagati dalla Provincia. «Anche in questo caso - dice l’assessore Tomasoni - vogliamo servire territori utilizzati a fini agricoli. Gli acquedotti, in particolare, miglioreranno le caratteristiche dell’acqua destinata sia all’abbeverata che ai processi di trasformazione del latte». Naturalmente ne avranno beneficio anche le condizioni di vita e di lavoro delle famiglie impegnate nell’attivitŕ.
Soddisfazione per queste azioni a tutela della montagna č stata espressa ieri, dopo la firma dell’intesa, dal sindaco di Berzo Demo, Corrado Scolari, dal presidente della Comunitŕ montana della Valsabbia, Ermano Pasini, e dal presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valcamonica, Ugo Melotti.

Enrico Mirani dal Giornale di Brescia

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