A Capovalle sistemata la scalinata per la chiesa
di Cesare Fumana

Le penne nere di Capovalle, il piccolo paese montano dell’alta Valsabbia, dallo scorso anno si stanno prodigando nel rifacimento della scalinata che porta alla chiesa parrocchiale. Quest'anno hanno ripristinato altri 50 mq di percorso.

Se gli alpini riscuotono tanto interesse, simpatia e attenzione è perché non perdono occasione per compiere delle opere di volontariato in favore delle proprie comunità.

Non fanno eccezione le penne nere di Capovalle, il piccolo paese montano dell’alta Valsabbia, che dallo scorso anno si stanno prodigando nel rifacimento della scalinata che porta alla chiesa parrocchiale. Si tratta di un sentiero a gradoni per il passaggio pedonale utilizzato oltre che per salire verso la chiese anche per raggiungere la locale scuola elementare.

Un lavoro iniziato, come detto, lo scorso anno partendo dalla parte bassa, quella più dissestata, dove non si riusciva più a camminare, e proseguita quest’anno con un secondo lotto con la posa di circa 50 mq di ciottolato.

«Con la media di quest’anno – ci dice Flavio Lombardi, capogruppo delle penne nere capovallesi –dovremmo finire con ancora un paio di giornate di lavoro che svolgeremo il prossimo anno, perché nel frattempo dobbiamo procurarci le altre pietre per la posa».

Un’impresa non facile visto che per il rifacimento della scala, per mantenere lo stile originario, si usa il sasso nero di Capovalle, una pietra a scaglie che bisogna recuperare in parte dal vecchio manufatto e in parte integrarla con nuovi tasselli.

Mentre un primo gruppo di volontari era impegnato nel rifacimento della scalinata, un secondo composto da altre sei persone ha provveduto alla sostituzione dei due pali per l'alzabandiera presso la chiesetta alpina sul monte Stino e presso le vecchie postazioni militari risalenti alla prima guerra mondiale, oltre che alla manutenzione ordinaria del luogo.

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