Fra neve e fango
di val.

Neve oltre i milledue e tanta acqua al di sotto. E Bagolino che accusa guai. Con piante e fango sulla “vecchia” Sp 669 fra Ponte Prada ed il paese, dove nonostante la strada fosse chiusa c’è rimasta sotto anche un’auto in transito


Ma andiamo con ordine.

La slavina che come una montagna si è adagiata sulla Provinciale che porta al Gaver era stata per fortuna annunciata da Federico Rota, il nivologo della Provincia, che già nel pomeriggio di giovedì ha dato indicazioni circa la pericolosità di ciò che stava accadendo: la neve, fradicia, si stava accumulando in grande quantità sulle balze della Misa ed era fortemente instabile.

Così gli uomini del Servizio Strade coordinati dal capo-cantoniere Bruno Arrighini, hanno avvisato le poche persone che erano salite al Gaver perché potessero rientrare, poi hanno chiuso la strada.

Meno male: già giovedì sera un cumulo nevoso sceso dal “Canal Rot” aveva invaso la strada e nella notte è venuto già di tutto, accumulandosi per più di cinque metri in altezza, sfiorando i mezzi movimento terra della ditta che da lunedì prossimo avrebbero dovuto cominciare i lavori per la costruzione di un paravalanghe, più volte annunciata e finalmente ai nastri di partenza.

La notizia positiva è che sarà l’ultima volta che il Canal Rot fa paura a chi vuole arrivare al Gaver.
Ieri sera la strada è stata liberata ed era in attesa di un sopralluogo che non c’è stato causa nebbia. Si spera possa essere eseguito stamattina.

Sempre giovedì sera, c’è mancato poco invece che qualcuno si facesse male e parecchio lungo il tratto di strada che porta all’abitato di Bagolino, chiuso al traffico ormai dallo scorso ottobre quando l’ondata di maltempo decimò le piante causando danni ingenti e rendendo fortemente instabili i versanti della montagna.

L’auto di un bagosso che abita da quelle parti, forse nemmeno per la prima volta incurante dei divieti e delle transenne, è stata investita in pieno da alcune piante che insieme al fango sono scese dal pendio ostruendo completamente il passaggio.

E’ andata bene che uno dei grossi tronchi si è schiantato sul cofano della vecchia Golf, lasciando intatto l’abitacolo e quindi illeso il conducente dell’auto.

Due episodi, unica la morale
: quando una strada viene chiusa troppo spesso il provvedimento viene indicato come eccesso di prudenza.

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