«I bambini di Salò»
di Redazione

Si terrà questo venerdì, 5 aprile, a Salò la presentazione del volume di Daria Gabusi dedicato allo studio della scuola elementare nella Repubblica sociale italiana (1943-1945) 


Un saggio nato per colmare una lacuna storiografica importante quello di Daria Gabusi, “I bambini di Salò. Il ministro C. A. Biggini e la scuola elementare nella Rsi (1943-1945)”, che verrà presentato da Roberto Chiarini questo venerdì, 5 aprile, alle 17.30 presso l’Auditorium del Palazzo della Cultura di Salò grazie alla sinergia tra l'Ateneo di Salò e l'Assessorato alla Cultura.
 
Per ragioni di natura sia ideologica sia archivistica, infatti, la storiografia scolastico-educativa contemporanea ha per molti decenni trascurato lo studio della scuola nell’ultima fase del fascismo, quello della Rsi.
 
Ma proprio la presa d’atto della scomparsa dell’archivio del ministro dell’Educazione nazionale della Rsi, Carlo Alberto Biggini, ha condotto a valorizzare, oltre alle carte dell’Archivio centrale dello Stato, altre fonti inedite, collocate sia in archivi privati sia negli archivi scolastici locali e provinciali: documenti preziosissimi, che consentono di ricostruire due anni di vita scolastica (a.s. 1943-1944 e 1944-45) di insegnanti e alunni della scuola elementare, riportando alla luce aspetti pedagogico-didattici, politico-propagandistici e socio-economici.
 
Seguendo due assi interpretativi principali - dinamiche di continuità/rottura con il passato regime fascista e costruzione di un’identità e ricerca del consenso da parte della Rsi – il volume cerca di far emergere da una parte i caratteri della politica educativa del fascismo repubblicano, che si collocava tra educazione fascista ed educazione nazionale, e dall’altra le ragioni della tenacia con la quale il governo di Salò tenne aperte le scuole elementari nel contesto bellico, nonostante le quotidiane incursioni aeree, gli allarmi, le distruzioni, le requisizioni dei locali, le derequisizioni, i flussi di sfollamento.
 
Molteplici sono le figure che si incontrano tra le pagine di questo saggio: il ministro Carlo Alberto Biggini, in primo luogo, ma anche Benito Mussolini (suo interlocutore privilegiato) e Giovanni Gentile. Vi sono poi direttori didattici e provveditori agli studi, funzionari ministeriali di ‘lungo corso’ (come Aleardo Sacchetto) e intellettuali antifascisti (come Mario Bendiscioli, Norberto Bobbio e Concetto Marchesi), commissari americani e delegati dei Cln che subentrarono nel governo della scuola al passaggio del fronte. 
 
Daria Gabusi è Professore associato di Storia della pedagogia presso l’università Giustino Fortunato di Benevento ed è docente a contratto della medesima disciplina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. È segretaria di redazione degli «Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche» e coordina il comitato scientifico del «Centro studi sulla Brigata Perlasca delle Fiamme Verdi e la Resistenza bresciana».
 
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