Angelo Zanelli, nel laboratorio dello scultore
di Redazione

Il Comune di San Felice del Benaco ospita una mostra dedicata allo scultore gardesano, il cui nome è legato alla realizzazione del Vittoriano a Roma. L’inaugurazione questo sabato, 30 marzo, alla Fondazione Cominelli


Una mostra per ricordare Angelo Zanelli, l’artista che proprio a San Felice del Benaco nacque centoquarant’anni fa, sarà inaugurata questo sabato – 30 marzo – alle 11 presso la Fondazione Cominelli.
 
Il suo nome è legato alla realizzazione in pietra bresciana (marmo di Botticino) della parte scultorea più impegnativa del monumento a Vittorio Emanuele II: il grande fregio di 70 metri che sovrasta la tomba del Milite Ignoto e decora il grande piedestallo della statua equestre del sovrano a Roma, ma Zanelli - che realizzò il fregio per il Vittoriano a soli 29 anni - fu uno scultore prolifico ed eclettico che lavorò instancabilmente ad opere e progetti nell’arco di tutta la sua vita.
 
L’artista ha qualche legame anche con il territorio valsabbino. Suo fratello, Don Bortolo, fu parroco a Bione nei primi anni del Novecento; inoltre a Vobarno, sul municipio, è affissa una targa con un medaglione in bronzo che ritrae Giuseppe Zanardelli, realizzato dallo Zanelli nel 1912.
 
La mostra – aperta fino al 5 maggio - curata da Michela Valotti e Rosanna Padrini Dolcini offre la possibilità di scoprire non solo la sua figura pubblica di artista, ma di svelarne anche gli aspetti più privati e personali, attraverso documenti e testimonianze, alcuni dei quali inediti.
 
Grazie alla collaborazione con Brescia Musei, che detiene un ricchissimo materiale documentario relativo all’artista, è stato realizzato un percorso espositivo composto da bozzetti, studi, disegni preparatori, taccuini di appunti, lettere e libri, ciò consente di entrare virtualmente nel laboratorio dell’artista, coglierne alcuni elementi ispiratori, comprenderne le prove e i ripensamenti, e scoprirne le relazioni e le committenze.
 
Il fregio dell’Altare della Patria rimane ovviamente il culmine della notorietà e del titanico sforzo creativo di Zanelli, ma si inserisce in un percorso già ricco e promettente e apre a una stagione che conoscerà opere importanti, nuove forme espressive, inediti approdi stilistici dello scultore gardesano.
 
La mostra, promossa dal Comune di San Felice del Benaco e allestita al piano nobile di Palazzo Cominelli, sarà accompagnata da una pubblicazione con un testo di Massimo Tedeschi, storico e giornalista.
 
Questi gli orari di apertura dell’esposizione, a ingresso libero:
 
sabato e domenica: 10.00-13.00 / 16.00-19.00
aperture straordinarie: 25 aprile, 26 aprile, 1 maggio.
 
Per informazioni fondazioneraffaelecominelli@gmail.com.   
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